Valdarno: i Carabinieri di San Giovanni Valdarno impegnati contro le truffe

L’attività svolta dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno nelle ultime settimane, oltre a portare alla denuncia per truffa di 7 persone, ha messo in luce le diverse e ingegnose modalità utilizzate per carpire la fiducia di cittadini che pensando di fare un buon affare finiscono poi per essere raggirati.

Nel particolare:

Terranuova Bracciolini: ghosting ad opera una donna italiana, disoccupata e censurata, proponendo l’acquisto online di una consolle elettronica ad un prezzo estremamente vantaggioso una volta ottenuta la somma è sparita letteralmente nel nulla.

Bucine: anche qui una donna italiana, censurata e disoccupata, ha messo in vendita elettrodomestici per la casa riuscendo a ricavare una somma superiore agli ottocento euro salvo poi sparire nel nulla, senza mai spedire il materiale promesso che, peraltro, non è mai stato nella sua disponibilità.

Loro Ciuffenna: in questo caso, una donna, sempre italiana, disoccupata e censurata, pubblicava un annuncio in cui metteva in affitto un immobile chiedendo un canone di locazione molto basso, a fronte però di un acconto iniziale superiore ai trecento euro. Una vittima inconsapevole caduta in trappola avrebbe quindi versato questa caparra salvo poi scoprire che l’appartamento in realtà non sia ma esistito e aver perso completamente ogni contatto con la truffatrice che aveva pubblicato l’annuncio.

Castelfranco Piandiscò: i Carabinieri della Stazione di hanno deferito in stato di libertà un’impiegata statale, incensurata, che avrebbe pubblicato su una nota piattaforma di annunci, la vendita di una polizza assicurativa che sarebbe stata acquistata da un’inconsapevole vittima che dopo aver versato una considerevole caparra avrebbe scoperto di aver acquistato una polizza assicurativa assolutamente inesistente.

Levane : un pregiudicato italiano, titolare di una ditta edile, è riuscito ad intascare una caparra di più di settecento euro a fronte della promessa mai mantenuta di costruire un pergolato per un’inconsapevole vittima, la quale scopriva in un secondo momento come in realtà la ditta edile che avrebbe dovuto operare la costruzione non fosse mai esistita.

Montevarchi: doppia truffa da parte di un meccanico italiano, censurato, che è stato denunciato per essersi prima appropriato indebitamente di un veicolo che il legittimo proprietario gli aveva affidato solo per effettuare normali lavori di manutenzione ordinaria, e poi per averlo venduto ad un terzo soggetto ignaro. Sempre a Montevarchi, un italiano, censurato, disoccupato, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, avrebbe simulato la vendita di una autovettura tramite nota piattaforma online, chiedendo ed ottenendo una caparra come garanzia a fronte dell’acquisto di un SUV di alta gamma ad un prezzo estremamente vantaggioso. Una volta intervenuti i Carabinieri a seguito della denuncia presentata dalla persona vittima dell’inganno, è emerso come l’automobile oggetto della finta compravendita fosse inesistente.

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