Torna a Viareggio l’appuntamento con la festa del peperoncino, giunta alla settimana edizione.
La due giorni, ad ingresso libero, si svolgerà oggi e domani sabato 4 e domenica 5 agosto, a Villa Borbone, proprietà del Comune, ed anche quest’anno è patrocinata dalla Regione Toscana.
Due giorni di festa, dalle cinque del pomeriggio fino a mezzanotte.
In mostra ci saranno peperoncini di tutti i tipi: la collezione dell’azienda Carmazzi, che in collaborazione con l’amministrazione comunale organizza l’evento, è la grande d’Europa. Ma si terranno anche talk show, si potranno degustare gratuitamente più specialità di peperoncino, si potranno acquistare piante e bonsai e ci saranno pure visite teatralizzate alla villa e animazione con danza e musica.
Il riciclo sarà il tema di questa edizione: dal riutilizzo di imballaggi ed oggetti di uso comune per farne moderne opere d’arte a laboratori per bambini a consigli per recuperare ciò che solitamente viene scartato in cucina. Il cuore del Giardino sonoro di Villa Borbone ospiterà un’esposizione unica del suo genere: il Giardino dei Demoni, una raccolta di sculture realizzate con materiale di recupero e diverse varietà di peperoncini che si fondono perfettamente e daranno vita ad originali installazioni green. Tornano anche gli show cooking piccanti, per imparare ad utilizzare il peperoncino in cucina. E poi, immancabile, ci sarà la gara di mangiatori di peperoncino, protagonisti le varietà piccanti al mondo servite ai concorrenti con piccantezza sempre più elevata.
“E’ un’opportunità per far conoscere territori e imprenditori agricoli – sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura, Marco Remaschi – Il peperoncino, rispetto a viti, olivi e cereali, è un produzione di nicchia per la Toscana, ma attorno ad essa e i suoi diversi utilizzi, dal gastronomico all’ornamentale, si è sviluppato un grande interesse: economico ma anche culturale e l’azienda Carmazzi rappresenta senza dubbio un importante punto di riferimento a livello nazionale, in quanto è riuscita ad affermarsi nella coltivazione di questo particolare frutto, al quale si dedica da oltre trent’anni, grazie alla qualità dei propri peperoncini biologici tracciati, prodotti senza usare conservanti, coloranti, né fitoregolatori della crescita”.