E’ stato presentato questa mattina, martedì 10 aprile, il nuovo angiografo in dotazione al Dipartimento “Diagnostica per Immagini” della Asl Toscana sud est, che sarà utilizzato dalla Cardiologia e Chirurgia vascolare dell’ospedale di Arezzo.
Lo strumento è stato installato nella palazzina del Calcit, di fronte al San Donato, e va a sostituire il macchinario che è stato operativo negli ultimi 15 anni.
L’azienda produttrice ha scelto Arezzo, primo centro in Europa, per installare questo angiografo altamente innovativo.
“I vantaggi di questo macchinario sono molti – ha spiegato Leonardo Bolognese, direttore del Dipartimento di Cardiologia – Il nuovo sistema di formazione delle immagini PURITY™ è in grado di ridurre sensibilmente la quantità di raggi X necessari durante l’esame, lasciando inalterata la qualità, consentendo così all’equipe di concentrarsi sulla patologia; i sistemi informatici integrati permettono l’utilizzo, durante l’intervento, di tutte le informazioni diagnostiche raccolte durante il percorso clinico del paziente, TAC – RM – CT PET – Utrasuoni, ecc., per fonderle con le immagini visualizzate sul momento, offrendo maggior confidenza sul trattamento in corso. Le immagini tridimensionali integrate danno la possibilità di ridurre l’utilizzo di liquidi di contrasto e offrono una visione di insieme determinante in molti interventi”.
“Il nuovo angiografo, costato 600mila euro, è destinato a completare la tecnologia nell’Interventistica cardiologica e neuro-cardiologica – spiega il direttore generale Desideri – E’ uno step fondamentale del Piano di aggiornamento delle tecnologie che è pari a 9 milioni circa”.
“Questo strumento – ha spiegato Simona Dei, direttore sanitario– è destinato a eseguire oltre 3000 interventi l’anno. Per la cura del paziente, apre possibilità del tutto nuove nella prognosi, diagnosi, informazione e cura delle malattie. Andrà sicuramente a migliorare anche le performance di un sistema integrato, quale quello della Cardiologia con l’Emergenza-Urgenza che ha già i migliori risultati italiani. “
“La nostra Azienda ha inteso investire in un progetto angiografico che ci tenga al passo con le tecniche diagnostiche ed interventistiche più attuali”, ha commentato Massimo Gialli, direttore del San Donato.