Sono passati appena 5 anni dal passaggio dalla TV analogica a quella digitale e già nella finanziaria 2018 ci sono i primi adempimenti per il passaggio al nuovo sistema (DVB T2) digitale terrestre 2 entro il 2022.
“Quasi certamente non sarà fatto nel 2018 – dichiara Ubaldo Manganelli, portavoce nazionale CNA del settore – ma le compagnie telefoniche pressano il Governo per avere al più presto altre 10 frequenze TV (dal canale 51 al 60) ed il braccio di ferro è già iniziato”.
Cosa cambia per gli utenti telespettatori? “Sicuramente la qualità della visione che sarà minimo HD (alta definizione) ma anche ultra ed oltre – spiega il portavoce CNA – Per questo nuovo sistema di trasmissione è necessario che le TV siano dotate di un ricevitore digitale di seconda generazione: solo i televisori acquistati dopo il 2014 ne sono provvisti, per gli altri occorre installarne uno esterno e, proprio come 5 anni fa, il passaggio sarà fatto con uno switch off dalla sera alla mattina. Per l’impianto di antenna al momento non cambia nulla: se adesso funziona bene, non ci saranno problemi se non per chi risiede vicino ai ripetitori telefonici quando verranno attivate le nuove frequenze. Si dovrà valutare caso per caso se mettere un nuovo filtro all’antenna a cura di tecnici qualificati; ad ogni modo occorrerà una nuova ricerca automatica dei canali perché le frequenze assegnate alle emittenti TV potrebbero cambiare”.
“Quasi certamente non sarà fatto nel 2018 – dichiara Ubaldo Manganelli, portavoce nazionale CNA del settore – ma le compagnie telefoniche pressano il Governo per avere al più presto altre 10 frequenze TV (dal canale 51 al 60) ed il braccio di ferro è già iniziato”.
Cosa cambia per gli utenti telespettatori? “Sicuramente la qualità della visione che sarà minimo HD (alta definizione) ma anche ultra ed oltre – spiega il portavoce CNA – Per questo nuovo sistema di trasmissione è necessario che le TV siano dotate di un ricevitore digitale di seconda generazione: solo i televisori acquistati dopo il 2014 ne sono provvisti, per gli altri occorre installarne uno esterno e, proprio come 5 anni fa, il passaggio sarà fatto con uno switch off dalla sera alla mattina. Per l’impianto di antenna al momento non cambia nulla: se adesso funziona bene, non ci saranno problemi se non per chi risiede vicino ai ripetitori telefonici quando verranno attivate le nuove frequenze. Si dovrà valutare caso per caso se mettere un nuovo filtro all’antenna a cura di tecnici qualificati; ad ogni modo occorrerà una nuova ricerca automatica dei canali perché le frequenze assegnate alle emittenti TV potrebbero cambiare”.