Ultimo weekend di preparazione in vista della Maturità. È il momento in cui, nella mente dei ragazzi, si accavallano pensieri, dubbi, nozioni. Ma c’è una cosa su cui gli studenti sembrano essere molto determinati è, soprattutto, d’accordo tra loro: le tracce della prima prova d’esame, quella d’italiano. Pirandello, 70 anni di Costituzione italiana, il ‘Caso Moro’, l’Immigrazione: eccolo il poker di argomenti che farebbero la felicità della maggior parte dei maturandi; quelli che non hanno rivali dopo l’ultimo aggiornamento del tradizionale toto-tema di Skuola.net.
A poche ore dal via ufficiale in 4mila hanno espresso le loro preferenze sulle tracce che pensano di trovare mercoledì 20 giugno, giorno della prima prova. O, meglio, che vorrebbero trovare.
Gli spunti che erano emersi con più forza nelle settimane precedenti, con il passare dei giorni hanno preso definitivamente quota, sbaragliando la concorrenza. Il caso dell’autore protagonista dell’analisi del testo è emblematico. Luigi Pirandello è stato in testa sin dal primo giorno (non esce dal 2003 e in tanti se lo aspettano) ma, oggi, più di 1 maturando su 5 – il 22% – lo vede lanciatissimo.
Ma è tutto il podio a restare tale: Giuseppe Ungaretti e Italo Svevo, infatti, con il 12% dei voti confermano la seconda piazza ex aequo. Subito dietro Eugenio Montale, ormai un habitué del tema (uscito già nel 2004, 2008 e 2012) con il 10%.
Si sgonfia la pista Dante Alighieri: ad aprile era terzo, oggi solo il 5% scommette su di lui. Così come continua a non convincere l’ipotesi di una donna: tutte le opzioni proposte – Deledda, Morante, Merini, Fallaci – non vanno oltre il 4%.
Attenzione, però, agli outsider. In ben tre occasioni negli ultimi 5 anni gli studenti sono rimasti scottati da autori imprevedibili se non addirittura sconosciuti ai più: è stato il caso di Magris nel 2013, di Eco nel 2016 e di Caproni nel 2017. Per questo quasi la metà dei maturandi – 48% – vede come molto probabile che si possa verificare nuovamente
un’ipotesi del genere.
Nessuna novità di rilievo anche per gli anniversari storici. La traccia sui 70 anni dall’entrata in
vigore, nella mente dei maturandi, sembra quasi una certezza: il 24% – praticamente 1 su 4 – la indica come prima scelta. Nell’ultimo anno le scuole, su impulso del ministero dell’Istruzione, hanno parlato tanto della nostra Carta fondamentale. E a ogni studente è stata consegnata una copia del testo. Può dunque darsi che la suggestione abbia giocato un ruolo nelle scelte dei ragazzi.
Al secondo posto, anche qui c’è un pari merito: gli 80 anni dalle leggi razziali e i 100 anni dalla battaglia di Caporetto (che in realtà è dell’ottobre 1917 ma ha fatto molto discutere durante quest’anno scolastico) arrivano al 13%. Temi, questi, tallonati da una coppia di ricorrenze più recenti: i 50 anni del ’68 in Italia e i 20 dal lancio di Google – con l’11% – si piazzano entrambi sul terzo gradino del podio.
Copione più o meno uguale per gli anniversari legati a personaggi che hanno segnato i due secoli scorsi. Una traccia sui 40 anni dal sequestro (e dall’uccisione) di Aldo Moro fa registrare un ulteriore incremento nelle quotazioni: attualmente la ritiene possibile il 28% degli intervistati.
A conti fatti è questo l’argomento più gettonato in assoluto. Seguìto, a lunga distanza, dai 200 anni dalla composizione dell’Infinito di Leopardi (15%) e dai 50 anni dalla morte di Martin Luther King (14%).
Per trovare l’unico vero scossone bisogna guardare all’attualità. Fino a qualche settimana fa
nessuno spunto spiccava sugli altri. Ma i ragazzi hanno capito, dall’esperienza dei loro
predecessori, che leggere i giornali può essere un esercizio davvero utile per capire in anticipo le tracce. Così, dopo il lungo dibattito suscitato proprio a ridosso dell’esame, un tema sull’Immigrazione stuzzica la fantasia del 15% dei maturandi. Anche se va detto che il Miur ha scelto le tracce tempo fa, sicuramente prima che questo tema tornasse di strettissima attualità. Resiste la traccia sulla violenza contro le donne (10%). Perde qualche colpo quella su Stephen Hawking, dopo la sua recentissima scomparsa (oggi è al 9%).
Ma la Maturità 2018 ha un ulteriore motivo d’interesse: per il liceo classico è la prima con Greco materia di seconda prova esterna. Perciò Skuola.net ha chiesto a circa 1000 maturandi ‘classici’ con quale autore vorrebbero cimentarsi nella versione. La filosofia sembra andare per la maggiore: Platone vince con il 14% delle preferenze, seguito a ruota da Aristotele, con il 13%.
Dietro di loro, però, la lotta è serrata: c’è chi azzarda e pensa di poter trovare, anziché la solita versione, un passo dall’Iliade o dall’Odissea di Omero (12%), o magari un brano tratto da una tragedia di Sofocle (9%). Ma gli autori principali sono tutti vicini: Plutarco è al 9%; Erodoto, Senofonte, Luciano e Demostene al 7%. Indicati tra i papabili anche Pindaro e Tucidide (6%). Pochi, invece, scommettono su Plutarco (3%).
Notizia tratta dal sito www.dire.it