Tre cantieri si sono aperti ieri. Qualche giorno fa è stata la volta dell’isola d’Elba. Proseguono i lavori che grazie alla fibra ottica portata fin sotto casa consentiranno, in tutta la Toscana, anche a chi abita nelle frazioni e nei borghi più piccoli e periferici di navigare su internet fino ad un gigabit al secondo. Come in città, più veloci in qualche caso di paesi e comuni ben più grandi. Una infrastruttura importante. Una connessione veloce vuol dire infatti, per le aziende, essere più competitive; significa facilitare l’industria 4.0 ma anche rendere più semplice la vita ai cittadini che scelgono di restare (o tornare) a vivere in campagna, connessi al resto del mondo grazie ai servizi on line, capaci di dialogare, anche con la pubblica amministrazione, seduti in salotto o col proprio telefonino.
I tre cantieri inaugurati giovedì sono Lucignano, Civitella e Terranuova Bracciolini, tutti in provincia di Arezzo. I lavori nell’isola d’Elba sono iniziati invece da Rio Marina ma coinvolgeranno poi anche Capoliveri, Porto Azzurro, Marciana e Marciana Marina.
Gli interventi rientrano nel piano messo in campo l’anno scorso e finanziato dalla Regione attraverso i fondi comunitari dei programma Fesr e Feasr 2014-2020, rivolto alle cosiddette ‘aree bianche’: quei territori, cioè, che con la sola logica di mercato non si riuscirebbe a coprire e dove internet veloce non sarebbe mai arrivato, perché meno popolati o meno densamente frequentati da aziende. Dalle stime dello scorso anno si parlava di 784 mila toscani e 364 mila edifici interessati, tra case, uffici, imprese e abitazioni. Entro il 2020 i lavori, raggruppati in quattro lotti, saranno completati. Ma in alcuni comuni la fibra sarà ovunque stesa fin da Natale.
“Sono interventi di grandezza diversa: chirurgici a volte, a riempire le isole lasciate prive di connessioni veloci dagli operatori privati, e molti estesi in altri casi – spiega l’assessore all’innovazione della Toscana, Vittorio Bugli – La banda larga e quella ultralarga sono tra le opere pubbliche più importanti per la nostra regione e contribuiscono alla competitività e allo sviluppo dei territori come strade e autostrade. Sono infrastrutture essenziali per aziende che vogliono stare sul mercato, e anche per la qualità della vita dei cittadini”. Il progetto è stato reso possibile grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione per il digitale. Il bando di Infratel è stato vinto da Open Fiber e in Toscana saranno realizzate opere per oltre 170 milioni di euro.
La Toscana è stata tra le prime Regioni in Italia ad aver investito sulla banda ultra larga, dopo quella larga. L’anno scorso ha messo in campo 120 milioni di euro, assieme ad altre risorse del Ministero, per portare la fibra ottica entro il 2020 in tutte le zone a cosiddetto fallimento di mercato Internet e servizi on line infatti aiutano ad accorciare la distanza con la pubblica amministrazione e ad avere città smart. I primi cantieri si sono aperti all’inizio dell’estate. Altri undici comuni pilota, grazie a 29 milioni anticipati dalla Regione, sono stati avviati nel 2017.
Il cantiere di Terranuova Bracciolini
Sono quarantadue i chilometri di fibra da posare a Terranuova Bracciolini. Per trantasette saranno riutilizzati cavidotti e infrastrutture che già esistono. Saranno cablati in questo modo 1632 unità immobiliari: per 379 utilizzando sistemi radio e wifi. Le opere realizzate valgono complessivamente oltre 1 milione e 136 mila euro. Le frazioni e località interessate sono Traiana, Comugni, Cicogna, Tasso, Penna, Marcian, Malva, Persignano, Farneto, Piantravigne, Santa Maria. Badiola, Madrigale e Ville. I lavori saranno conclusi in otto mesi e mezzo.