Ecco le parole del sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni a seguito delle novità emerse sulla vicenda delle terre della TAV:
“Manifestiamo una cauta soddisfazione per il parere favorevole della commissione Via-Vas del Ministero dell’Ambiente all’aggiornamento del piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, che è stato proposto dalla società Nodavia per la realizzazione del passante ferroviario dell’alta velocità del nodo di Firenze”. E’ ottimista ma in attesa di approfondimenti il sindaco di Cavriglia Leonardo Degli Innocenti o Sanni dopo l’ok di ieri pomeriggio della commissione Via-Vas del Ministero, che potrebbe permettere lo sblocco del cantiere ferroviario e l’arrivo delle terre in una zona dell’area mineraria nei pressi di Santa Barbara, nel comune di Cavriglia. “Il parere favorevole è senza dubbio un passo importante in questo iter molto lungo e faticoso da seguire – ha proseguito il primo cittadino –. Ancora non conosciamo le prescrizioni che la commissione ha indicato, in particolare sui tempi. Siamo disponibili ad accogliere le terre che però dovranno prima essere analizzate cumulo per cumulo e poi, qualora risultino classificabili in tabella A, messe a dimora per la formazione della collina. Voglio precisare comunque che la loro quantità totale è notevolmente diminuita, da 2.850.000 a 1.350.000 mq (dei quali circa il 50% provenienti da scavo tradizionale della Stazione Foster), e questo accorcerà notevolmente i tempi del cantiere, mentre le risorse economiche messe a disposizione da RFI, 21,5 milioni di euro, resteranno immutate”. Il Ministero ha dato il via libera all’operazione grazie all’ avallo di una commissione tecnica composta dalle massime autorità del settore: Centro Nazionale di Ricerca (CNR), Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), Istituto Superiore di Sanità (ISS) alla presenza dell’ARPAT regionale. Ad ulteriore testimonianza di quanto Cavriglia voglia assicurarsi che ogni procedura avvenga con la massima efficienza ed il massimo rispetto dell’ambiente, l’Amministrazione oltre ad aver richiesto i controlli sui cumuli delle terre prima della messa a dimora finale, ha messo a disposizione di un pool di tecnici dell’ Arpat regionale anche alcuni locali dell’Incubatore di Imprese dell’area industriale di Bomba, adiacente al cantiere. L’arrivo delle terre , oltre alla realizzazione della collina schermo per il recupero dell’area mineraria, porterà nel nostro territorio importanti risorse economiche, complessivamente pari a 21,5 milioni di euro. Quest’ultime verranno investite in opere ed infrastrutture con forti ricadute in termini produttivi e occupazionali. Tra queste la più rilevante è il tunnel che permetterà di collegare la Strada Provinciale 14 delle Miniere alla Strada Regionale 69, bypassando lo snodo del Porcellino e semplificando i collegamenti con l’area industriale cavrigliese e l’ex area mineraria in procinto di essere ri-naturalizzata”.