Continuano a far discutere e a suscitare polemiche le vicende dell’ospedale Serristori. I cobas tornano alla carica con un comunicato stampa firmato dai delegati Andrea Calò e Domenico Mangiola.
“La Direzione USL Toscana Centro e i vari Dirigenti Dipartimentali continuano a giocare “sporco” sulla pelle dei lavoratori dell’Ospedale Serristori, ancora alle prese con le carenze di personale infermieristico, OSS, Medici, Tecnici sanitari di Laboratorio Analisi e di Radiologia.
Chiariamo subito che l’ospedale non è in fase di rilancio, potenziamento, riqualificazione e messa in sicurezza, tutt’altro.
Si lavora sotto i minimi essenziali, con il sistematico rientro dei lavoratori dai liberi e dalle ferie per mancanza di personale sanitario, mentre come avevamo già denunciato è in aumento il fenomeno degli esoneri parziali da attività lavorative conseguenti al sovraccarico di lavoro: condizione di estrema pericolosità per la propria e altrui salute.
Siamo di nuovo all’emergenza! Lì dove l’organizzazione dei reparti e servizi non è al collasso regna il caos!
Demansionamenti: infermieri che sostituiscono operatori socio sanitari (OSS) al PS dove al contempo si registra una impennata dei ricoveri nonostante che permanga da anni il blocco aziendale degli accessi dal 118 dalle ore 20.00 alle ore 07.00. Il vertiginoso taglio dei posti letto ospedalieri disponibili per i ricoveri non permette di poter accogliere tutte le richieste e ne consegue che sempre più il Pronto soccorso si trasforma in un vero e proprio reparto di degenza, che vede snaturata la propria mission assistenziale. In riferimento a questa situazione rimane ancora vacante il posto di Dirigente Medico responsabile e questa la dice lunga!
Ancora sovraffollamento di pazienti nelle Medicine A e B dove denunciamo la situazione lavorativa drammatica degli infermieri e OSS che a fronte di lunghe malattie e all’insorgenza di nuovi casi di prescrizioni e limitazioni lavorative decretate dal medico competente e puntualmente non sostituite, si vedono aumentare i carichi di lavoro e le turnistiche Esasperati dalle insostenibili condizioni di lavoro tutti gli infermieri e gli OSS hanno richiesto con una raccolta di firme chiarimenti all’Azienda in merito alla dotazione del personale e dell’attuale organizzazione dei turni sia nelle 12h che nelle 24h.
Stessa situazione nel reparto di Sub-intensiva dove ancora permane uno stato di
precarietà organizzativa.
La stessa situazione che rileviamo al PS è oramai diffusa in tutto il presidio ospedaliero,dove gli operatori sanitari all’assistenza, indipendentemente dal ruolo che ricoprono e dalla sede di servizio vengono utilizzati come tappabuchi ovunque per coprire le carenze di personale e le politiche di sottrazione di lavoratori perpetuate dall’azienda.
La Week Surgery costretta a destreggiarsi tra promesse di abbattimento delle liste di attesa , con aumento degli interventi chirurgici, e le chiusure periodiche programmate è ancora in attesa dell’incremento di personale.
Cardiologia dove giace da tempo una nostra richiesta di apertura delle 12h l’azienda risponde con la riduzione dell’offerta cardiologica ai cittadini non ricoverati, i quali sono costretti a rivolgersi ai servizi distrettuali se trovano posto, altrimenti fiondano a Firenze, Prato, Pistoia o Empoli!
Radiologia, è sprovvista di personale infermieristico, tale carenza si riflette sulla capacità di risposta ai bisogni dei cittadini mentre si registra ancora utilizzo di personale precario tra i tecnici di rx.
Laboratorio Analisi, qui siamo al paradosso, siamo ancora in attesa della sostituzione di un dirigente Medico responsabile e della sostituzione di un tecnico sanitario di laboratorio. Se pur abbandonati i lavoratori garantiscono tutti i servizi sulle 12h sia nei giorni lavorativi che festivi non solo al Laboratorio Analisi ma anche al Centro Sangue nonostante che tra i tecnici sanitari ci siano limitazioni per motivi di salute. In arrivo futuri pensionamenti che siamo preoccupati che l’azienda li consideri semplici risparmi di spesa.
Da tutti i reparti ci pervengono denunce sull’aumento del disagio lavorativo e sulle violazioni delle norme di prevenzione salute e sicurezza: si lavora a cottimo e sotto rischio stress lavoro correlato.
Come delegati RSU COBAS P.I. riteniamo inaccettabile che questa situazione di forte precarietà di personale possa continuare in tutto l’Ospedale.
Stupisce che l’Assessore Regionale al Diritto alla Salute sia esclusivamente impegnata con il Direttore Generale USL Toscana Centro Morello ad ampliare le politiche di appalto e di esternalizzazione – vedi la vicenda scandalosa dell’automedica 118 – invece di rispettare gli obblighi e gli impegni assunti nei confronti del servizio sanitario pubblico valdarnese.
Chiediamo la copertura immediata dei posti vacanti e delle lunghe malattie rispettando profili e professionalità, la corretta gestione degli istituti contrattuali, e l’uscita immediata dalla precarietà gestionale, dal degrado e dalla situazione di insicurezza permanente.”