Nonostante la sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – sia ben lontana dal comparire oggi in cima all’agenda politica italiana, e dunque in grado di guidare verso l’obiettivo l’intero Paese, c’è un’eccellenza che più di altre merita di essere conosciuta e valorizzata: quella dei ricercatori ed accademici che ogni giorno si impegnano nel far progredire l’economia ambientale e quella ecologica, alla ricerca di una chiave di lettura più coerente col mondo in cui viviamo, indispensabile per sperare in uno sviluppo che sia davvero sostenibile.
Si prenda come (piccolo) esempio gli autori che pubblicano su Ecological economics, la prestigiosa rivista scientifica pubblicata da Elsevier per conto della Società internazionale per l’economia ecologica (Isee): quattro anni fa l’Italia era il 13esimo Paese più rappresentativo al mondo. L’anno scorso l’11esimo. Oggi è il settimo: la distanza col vertice della classifica è praticamente dimezzata, e il merito va pressoché esclusivamente all’eccellenza dei nostri singoli ricercatori. Che cosa succederebbe se i nostri ricercatori potessero fare compiutamente rete tra loro?
Un assaggio della risposta sarà possibile trovarlo il 18 settembre a Ferrara, presso il dipartimento universitario di Economia. Lì si alzerà il sipario sul Workshop SEEDS2018, organizzato come ogni anno dal Centro di ricerca interuniversitario Seeds (Sustainability, Environmental Economics and Dynamics Studies), che l’anno scorso ha tagliato il traguardo del primo lustro di vita. Nato nel 2012 sotto la direzione dell’economista Massimiliano Mazzanti – prestigiosa firma del think tank di greenreport Ecoquadro, come tanti altri membri Seeds – e frutto delle competenze dell’Università di Ferrara, delle Università capitoline Tor Vergata e Roma Tre, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Università di Bologna, il Centro di ricerca Seeds rappresenta oggi l’esperienza più avanzata in Italia nel tentativo di far rete tra i migliori ricercatori attivi nei temi che ruotano attorno all’economia ambientale e ai conseguenti strumenti di policy.
Il workshop della prossima settimana costituirà così una delle occasioni più preziose del 2018 per fare il punto su argomenti centrali per lo sviluppo sostenibile: cambiamenti climatici, energia, rifiuti ed economia circolare, finanza verde ed eco-innovazione tra gli altri. A vestire i panni del keynote speaker sarà l’economista ambientale Simone Borghesi, da anni una delle maggiori firme del nostro think tank redazionale; una squadra in cui abbiamo l’onore di ospitare altri relatori che si alterneranno a Ferrara, come Giovanni Marin, Marianna Gilli, Claudia Ghisetti e naturalmente Massimiliano Mazzanti (di seguito il programma completo, ndr).
Notizia tratta dal sito www.greenreport.it