Scuole Sicure: tavolo di approfondimento in Prefettura. Le iniziative per contrastare lo spaccio di droga nelle scuola del territorio provinciale

Nella mattinata di ieri il Prefetto Anna Palombi ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica dedicata al tema dell’attività di prevenzione e di lotta al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici, secondo la recente direttiva “Scuole sicure” diramata dal Ministro dell’Interno.

Presenti, oltre ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine ed al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Arezzo, accompagnato dal Comandante della Polizia Municipale e dai referenti dei Servizi Sociali del Comune capoluogo, i Sindaci dei Comuni di Cortona, Montevarchi, Bibbiena, San Sepolcro e l’Assessore del Comune di San Giovanni Valdarno, unitamente ad una nutrita rappresentanza delle rispettive Polizie Municipali.

Il Prefetto, in apertura dei lavori, in relazione alla situazione descritta circa la diffusione dei fenomeni di devianza e consumo di droghe tra gli studenti ha evidenziato che tali fenomenologie comportamentali richiedono la massima attenzione ed impegno di tutte le componenti della società civile e, pertanto, ha rappresentato l’esigenza che sia assicurato un forte impulso alla realizzazione di più incisive misure di prevenzione e contrasto dei fenomeni.

E’ difatti emerso che la tematica della devianza giovanile e del consumo di sostanze stupefacenti, anche in ambito scolastico, oltre che sul campo della prevenzione e del controllo del territorio – che le Forze dell’Ordine e le Polizie Municipali, garantiscono costantemente attraverso servizi di vigilanza e di repressione degli illeciti e di individuazione degli spacciatori – deve essere affrontata soprattutto nel quadro di una proficua sinergia interistituzionale che veda protagonisti attivi le istituzioni scolastiche, le famiglie, le amministrazioni locali.

Un ruolo strategico, difatti, spetta all’azione di sensibilizzazione nei confronti degli studenti alla cultura della legalità che deve essere curata da tutto il corpo docente, a cui spetta il non facile compito di intercettare per tempo ogni forma in cui può manifestarsi il disagio giovanile ovvero quei comportamenti devianti che sono sintomatici di situazioni di rischio sociale.

Fondamentale è, altresì, il contributo delle amministrazioni municipali che può dispiegarsi sotto diversi profili: attuazione di interventi di riqualificazione e di messa in sicurezza degli edifici scolastici, lavori di ripulitura degli spazi circostanti le scuole e di rimozione di ogni situazione di degrado del contesto urbano.

In tale quadro, per rendere ancora più efficace ed incisiva l’azione di prevenzione, è stata segnalata anche la possibilità di individuare nei regolamenti di polizia urbana le aree su cui insistono scuole e plessi scolastici tra quelle in cui poter applicare le disposizioni previste dal decreto sulla sicurezza del 2017 che disciplinano l’irrogazione di sanzioni amministrative e l’intimazione dell’ordine di allontanamento a carico di chi pone in essere condotte che impediscono l’accessibilità e la fruizione degli spazi pubblici.

L’adozione di detta misura, difatti, costituisce poi il presupposto per consentire al Questore di adottare il cd Daspo urbano, cioè il divieto di accesso a tali aree per un periodo di tempo determinato, quale efficace misura per elevare il grado di sicurezza nelle aree cittadine a maggiore criticità e, tra queste, anche quelle dove insistono plessi scolastici.

Dopo approfondita discussione, al fine di delineare una più ampia e complessiva strategia d’azione, da realizzare con la piena condivisione delle competenti autorità scolastiche ed in stretto raccordo con gli enti locali e le forze dell’ordine, è stato concordato che il tavolo di lavoro tornerà a riunirsi prossimamente per esaminare le proposte di iniziative e di interventi che verranno avanzate dagli istituti scolastici e dalle amministrazioni municipali.

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