Costituito il Sistema toscano per la salute e la medicina di genere, di cui fanno parte il Centro di coordinamento regionale e la rete territoriale.
Obiettivo, ridefinire l’assetto del Centro di coordinamento regionale per la salute e la medicina di genere e anche in questo caso puntare sul modello “a rete”.
E’ l’oggetto di una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nel corso della seduta di lunedì, la prima dopo la pausa di ferragosto.
Cosa si intende per medicina di genere?
Il concetto di salute e medicina di genere, con il quale la Regione si sta confrontando già dal 2014, quando è stato istituito il Centro di coordinamento regionale, nasce dall’esigenza dello studio delle differenze di salute tra i generi, nell’ottica di una sempre maggior appropriatezza delle cure, dell’efficacia e della sostenibilità del sistema.
“Nel 2014 la Regione Toscana ha istituito il Centro di coordinamento regionale per la salute e la medicina di genere – ricorda l’assessore Stefania Saccardi – Ora proseguiamo su questa strada, sia per promuovere l’attività scientifica e di ricerca in un’ottica di genere, sia per sviluppare percorsi di cura definiti e orientati al genere, formando e informando il personale sanitario“.
Questi gli obiettivi principali del sistema istituito con la delibera:
- promozione di percorsi di presa in carico della persona che tengano conto della differenza di genere, al fine di una maggiore appropriatezza e personalizzazione della terapia;
- definizione di percorsi di sensibilizzazione e formazione degli operatori sanitari verso il determinante genere, al fine di garantire equità di approccio diagnostico, valutativo e terapeutico;
- diffusione delle politiche sulla Salute di genere, al fine di ridurre le disuguaglianze e garantire il rispetto dei diritti umani delle donne e delle bambine;
- sviluppo della ricerca sui fattori di rischio e sulla prevenzione primaria e secondaria delle malattie;
- promozione della prevenzione e della diagnosi precoce delle patologie attraverso la diffusione dei programmi di screening;
- sviluppo di soluzioni innovative di accesso ai servizi, sistematizzando e diffondendo le esperienze già intraprese sul territorio.
Il Centro sarà il necessario strumento di raccordo e integrazione di tutte le azioni e le iniziative attuate dalle aziende sanitarie e da tutti gli altri soggetti coinvolti, per sviluppare una rete multidisciplinare e multiprofessionale integrata, sia per il percorso diagnostico che per quello terapeutico.