Rossi: “Inaccettabile l’atteggiamento della Bekaert. Saremo a fianco dei lavoratori”

Nonostante le pressioni unanimi perché la Bekaert sospenda la procedura che in 75 giorni porterà al licenziamento di tutti i 318 lavoratori dello stabilimento di Figline, il vice presidente per l’Europa, Stijn Vanneste, nel corso dell’incontro che si è tenuto al ministero dello sviluppo economico, è stato irremovibile: nessuna sospensione, ma soltanto una disponibilità a discutere, a “contatore” tuttora in funzione e con una spada di Damocle che pende minacciosa sulla testa di ciascun lavoratore.

“La posizione aziendale – afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che ha provato a chiedere a Bekaert di sgombrare il campo dalla inevitabilità della procedura – è arrogante e inaccettabile. Ed inaccettabile é anche la ferita che in questo modo viene inferta, a tradimento, ai lavoratori. Eppure i volumi produttivi degli accordi commerciali presi con Pirelli non sono diminuiti. Abbiamo chiesto all’azienda che ci faccia capire in cosa consistono i problemi di prezzi che denuncia e ci siamo dichiarati disponibili ad affrontare tutte le questioni“.

Ma per il presidente Rossi il problema vero è quello di un’azienda che, come ha ricordato uno dei sindacalisti presenti, ha fatto studiare e poi realizzare a Figline un prodotto dall’elevato valore aggiunto, per poi delocalizzarne la produzione dove il costo del lavoro é più basso.

“Per questo l’azienda non è credibile – aggiunge Rossi – quando afferma che a Figline non c’é equilibrio economico. Evidentemente la volontà era quella di acquisirla per impadronirsi delle sue conoscenze e poi ucciderla, così come stanno facendo. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze a questa volontà. Bekaert sta dando prova di uno strapotere inaccettabile che vuole schiacciare storia e persone senza guardare in faccia a nessuno, per realizzare profitti ad ogni costo. Per questo saremo fino in fondo a combattere a fianco dei lavoratori”.

Il presidente ha detto infine che nei prossimi giorni si deve “continuare a lavorare peer una soluzione positiva, rivolgersi anche alla casa madre e direttamente al Consiglio di amministrazione della multinazionale, per capire bene cos’é accaduto e se riusciamo a creare una prospettiva”. Ha infine ringraziato il ministro Di Maio per la sua presenza all’incontro, osservando come tra Regione e Ministero c’é una perfetta sintonia.

Del resto il neo ministro, in uno dei numerosi inviti che ha fatto all’azienda nel corso del confronto, aveva invitato Vanneste a considerare che “la Toscana è una terra di grande cultura sociale e del lavoro”. Un appello rimasto, purtroppo, inascoltato.

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