Ripartizione dei fondi alla Provincia. Il Sindaco Chiassai Martini tuona: “Come annunciato, Arezzo è la Cenerentola della Toscana. Siamo ad un passo dal collasso finanziario per l’irresponsabilità del PD. Ritirato l’acquisto del castello di Rondine, grazie alla nostra determinazione nel difendere le priorità del territorio”
“Non abbiamo presentato l’interrogazione sulla ripartizione dei fondi destinati alle Province – afferma il Sindaco Chiassai Martini e capogruppo in Provincia di “Comuni per la Provincia” – Il nostro incubo è diventato realtà. La Provincia non è stata in grado di approvare il Bilancio di Previsione essendo ad un passo dal collasso finanziario. Ma al peggio non c’è mai fine: dopo il danno al patrimonio provinciale, è stato messo per iscritto che, pur rappresentando un territorio tra i più popolosi della Toscana, Arezzo è stata trattata dal Governo uscente come una realtà marginale, come una Cenerentola. Lo avevamo annunciato in tempi non sospetti: Dei 317 milioni di euro assegnati dal Governo alle Province italiane, solo €1.482.000,00 sono stati attribuiti alla Provincia di Arezzo. Questi sono spiccioli rispetto alle emergenze del territorio su strade e scuole che gravano sulla pelle dei cittadini e dei nostri figli in termini di sicurezza. Una irresponsabilità politica del PD e dei suoi rappresentanti nel Parlamento e nel Governo uscente che questo territorio ha espresso, tenendo nascosta la situazione anche in campagna elettorale per consegnarci una eredità pesante avvalendosi della complicità di chi ha sempre guidato politicamente la Provincia senza mai contrastare con forza questo fallimento. E’ il compimento di un disastro che rischia di cadere come una tegola sui Sindaci dei territori. Di fronte a questo dramma, il Presidente Vasai non ha trovato di meglio che proporre al consiglio provinciale l’acquisto del castello nel complesso di Rondine, in stato di abbandono, per diventare una nuova sede di accoglienza e di percorsi formativi, avendo ricevuto la disponibilità di uno di proprietari a cedere la sua quota di € 300.000,00. Questa è stata la risposta politica e amministrativa che la Provincia ha dato rispetto alle gravi criticità denunciate quotidianamente ai cittadini e irrisolte per mancanza di risorse. Una proposta rigettata duramente dal nostro gruppo consiliare e che il Presidente Vasai e la sua maggioranza non hanno avuto il coraggio di mettere in votazione solo per la nostra determinazione nel difendere le priorità del territorio. Il tempo delle favole è finito, qualcuno deve cominciare ad agire nell’interesse dei cittadini”