E’ giunta al terzo anno in Toscana la sperimentazione del progetto Pronto Badante. La terza edizione, 2018-2019, che ha preso il via il 1° marzo, è stata presentata stamani nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati dall’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi, assieme a Ilaria Sampugnaro, in rappresentanza del l direttore regionale dell’Inps Marco Ghersevich.
Con Pronto Badante la Regione ha deciso di mettere a disposizione delle famiglie toscane un servizio di sostegno rivolto alla persona anziana nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità. Obiettivo del progetto è sostenere la famiglia in questa prima fase, garantendole un unico punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali presenti sul territorio e un sostegno economico per l’attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.
“La Regione non vuole assolutamente lasciare sole le famiglie nell’assistenza ai loro anziani fragili – dice l’assessore Stefania Saccardi – Vogliamo invece che i familiari si sentano sostenuti e appoggiati da subito, fin da quando si manifestano i primi disagi. Per questo è stato concepito il progetto Pronto Badante. Questo è il terzo anno di sperimentazione del progetto, e nelle due precedenti edizioni i risultati sono stati ottimi: oltre 40.000 telefonate al numero verde, più di 12.000 visite domiciliari, oltre 8.000 buoni lavoro attivati”.
“Questa nuova edizione del progetto Pronto Badante – è il commento di Marco Gersevich – è la testimonianza concreta di inziative che, andando incotno alle esigenze delle famiglie in situazioni di disagio risultano anche efficaci per il benessere del territorio, come del resto i numeri dimostrano. L’Istituto, apprezzando il valore del progetto e continuando a fornire la consueta collaborazione istituzionale, mette a disposizione della Regione Toscana gli strumenti informatici necessari per rendere accessibilie il servizio a tutti gli utenti che ne faranno richiesta”.
Punti chiave del progetto
- Sostegno alle persone anziane fragili e alla loro famiglia quando il disagio si manifesta nelle prime fasi del bisogno, in modo che possano contare su un aiuto concreto per reperire informazioni e assistenza. Un aiuto che si concretizza nella visita, entro massimo 48 ore, di un operatore autorizzato presso la residenza dell’anziano.
- Sperimentazione e realizzazione di un nuovo modello di “presa in carico domiciliare” per il supporto alla famiglia e all’anziano con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo: per contrastare la solitudine delle persone anziane fragili e per promuovere la socializzazione e l’integrazione sociale.
- Attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore e di tutta la comunità.
- Collaborazione con Inps per l’acquisizione dei libretti famiglia.
- Modello innovativo di governance: il soggetto pubblico agisce attraverso il volontariato e la cooperazione sociale per erogare servizi e orientamento alle famiglie. Il sistema di rete messo in campo dal progetto 2018 coinvolge:
- 120 Associazioni di volontariato
- 80 Cooperative sociali
- 24 Patronati
- 19 Associazioni di Promozione Sociale
- 12 Altri soggetti onlus
Enti del Terzo settore gestori degli interventi
- Previsto un bando rivolto alle associazioni di volontariato, cooperative sociali, enti di promozione sociale, patronati
- copertura dell’intero territorio regionale (25 Zone distretto a seguito dell’accorpamento Bassa Val di Cecina – Val di Cornia – Elba)
- stretta integrazione e collaborazione tra le associazioni di volontariato e le cooperative sociali in tutti i territori
- integrazione con i servizi territoriali pubblici, medici di medicina generale, Centri per l’Impiego
A chi è rivolto
- alle persone anziane di età uguale o superiore a 65 anni
- residenti in Toscana
- che si trovano per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio
- che non hanno già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali.
Cosa garantisce
- Numero Verde 800 59 33 88 (attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19,30 e il sabato dalle 8 alle 15) per segnalare il momento di difficoltà dell’anziano;
- Visita domiciliare entro 48 ore dalla segnalazione al Numero Verde;
- “Presa in carico domiciliare” per il supporto alla famiglia e all’anziano con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo;
- Erogazione di un contributo di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, attraverso l’utilizzo del libretto famiglia;
- Tutoraggio in itinere e prima formazione “on the job” personalizzata, direttamente a casa dell’anziano, per aiutare la famiglia e l’assistente familiare nel periodo in cui viene attivato un primo rapporto di assistenza familiare;
- Attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore e di tutta la comunità;
- Numero Verde 800 59 33 88 (attivo il martedi dalle 14 alle 18) per consulenza in materia previdenziale e assistenziale effettuata da Patronato Acli.
Risorse complessive: 3,9 mln a favore di:
- 2,1 mln: Soggetti del Terzo settore in qualità di capofila per la gestione: Numero Verde e Coordinamento regionale; interventi di assistenza, informazione e tutoraggio
- 1,8 mln: Inps per acquisizione libretti famiglia
Effetti positivi indiretti
Riguardano soprattutto il rapporto di lavoro tra l’anziano (datore di lavoro) e l’assistente familiare (lavoratore).
- Sviluppo e sperimentazione di un’attività per l’individuazione di assistenti familiari in conformità a quanto previsto dalla normativa statale e regionale in materia
- Prevista un’attività di tutoraggio per l’attivazione del libretto famiglia e in itinere
- Prevista una prima formazione “on the job” personalizzata, direttamente a casa dell’anziano
- Il contributo erogato per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare sostiene la prima fase di disagio della famiglia
- Sostiene un’attività di lavoro regolare all’interno di un settore dove tradizionalmente vi è una forte componente di lavoro sommerso e spesso prestato da lavoratrici/lavoratori stranieri.
Risultati Pronto Badante Toscana 2017-2018 (2° sperimentazione) 1/03/2017 – 28/02/2018
- 17.253 telefonate al Numero Verde
- 5.833 visite domiciliari
- 3.040 buoni lavoro/libretti famiglia/contratti attivati
Risultati Pronto Badante esteso a tutta la Toscana 2016-2017 (1° sperimentazione) 1/03/2016 – 28/02/2017
- 25.058 telefonate al Numero Verde
- 6.625 visite domiciliari
- 5.320 buoni lavoro attivati