Saranno oltre 7 milioni gli italiani in movimento tra il 25 aprile e il primo maggio, 1 su 3 ha scelto la vacanza breve in campagna; circa 4 milioni i pernottamenti negli esercizi extralberghieri, tra cui le aziende agrituristiche.
A rilevarlo è la stima dell’Osservatorio dell’agriturismo di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che prevede grande affluenza nelle zone di mare, ma anche negli agritur di montagna.
La Toscana sarà la protagonista, soprattutto tra le zone Unesco della Val d’Orcia (Siena è tra le prime province italiane per densità di strutture agrituristiche) e la Maremma tra mare e colline. Una mini vacanza tra i due e i 4 giorni che vedrà in movimento molti italiani, oltre ai tanti stranieri (americani soprattutto) che già soggiornano nelle strutture agrituristiche d’Italia.
Oltre venti mila strutture in tutta Italia per un fatturato di quasi 2 miliardi di euro. L’agriturismo è anche la chiave di volta per la multifunzionalità in agricoltura. L’incidenza delle attività multifunzionali sul valore complessivo della produzione agricola nazionale passa dal 13,8% del 2000 al 22,3% del 2016. L’importanza dell’agriturismo si misura anche da alcuni numeri come il fatto che il 52% dei Comuni italiani (pari a 4.185 Comuni) ha aziende agrituristiche, per una attività che coinvolge il 22% della popolazione italiana (pari a 13.328.750 abitanti) e il 60% della superficie italiana (pari a 180.538 kmq). Tra i numeri della multifunzionalità emerge come nel decennio 2006-2016 le aziende con offerta di degustazione sono aumentate di 1.990 unità (+75%). Nel 2016 le aziende con offerta di attività ricreative, sportive, culturali sono 12.446 (55% dell’intera offerta); 30 aziende in più (+0,2%) rispetto al 2015. Crescono anche quelle con offerta di degustazione 4.654 (21% dell’intera offerta, era il 19,3% nel 2015); 369 aziende in più (+8,6%) rispetto al 2015 e quelle con agricampeggio 1.342 (+3,8% rispetto al 2015). Dal 2006 al 2016, tra le «altre attività» offerte dagli agriturismi, risultano in forte aumento: le osservazioni naturalistiche (+155%)e i corsi (+87%). Rispetto al 2015 aumentano le proposte di attività all’aria aperta e nella natura: osservazioni naturalistiche (+18,6%), equitazione (+6,9%), escursionismo (+6,2%). Dal 2010 (anno della prima rilevazione) al 2016 le fattorie didattiche sono quasi raddoppiate (+99%). Le attività didattiche nel 2016 vengono proposte da 1.497 agriturismi, aumentati di 95 unità (+6,8%) sul 2005.