Circa i due terzi della crescita economica dell’Europa negli ultimi decenni è da attribuire all’innovazione e secondo la Commissione europea, «Un nuovo programma – Orizzonte Europa – consoliderà i risultati e il successo del precedente programma di ricerca e innovazione (Orizzonte 2020) e consentirà all’Ue di restare in prima linea nel settore della ricerca e dell’innovazione a livello mondiale. Orizzonte Europa è il più ambizioso programma di ricerca e innovazione di sempre».
La proposta di Orizzonte Europa si fonda sul successo dell’attuale programma Orizzonte 2020 e la Commissione Ue evidenzia che « La valutazione intermedia di Orizzonte 2020 indica che il programma è sulla buona strada per contribuire a creare posti di lavoro e crescita, affrontare le principali sfide per la società e migliorare la vita dei cittadini. Gli esiti della valutazione indicano che il programma ha un chiaro valore aggiunto europeo e produce benefici dimostrabili rispetto a quelli ottenuti con il sostegno a livello nazionale o regionale. Nel maggio 2018 il programma aveva già sostenuto oltre 18 000 progetti e assegnato oltre 31 miliardi di euro».
La proposta odierna si basa anche sul contributo della Commissione in occasione della riunione “Una nuova Agenda europea per la ricerca e l’innovazione – l’opportunità dell’Europa di plasmare il proprio futuro” dei leader dell’Ue del 16 maggio a Sofia, che hanno sottolineato quali sono le misure necessarie per assicurare la competitività dell’Europa a livello mondiale
Orizzonte Europa dovrebbe generare nuove e maggiori conoscenze e tecnologie, promuovere l’eccellenza scientifica e avere effetti positivi sulla crescita, gli scambi e gli investimenti e un impatto significativo in campo sociale e ambientale. Ogni euro investito dal programma può generare fino a 11 euro di Pil nel corso di 25 anni. Secondo le stime, gli investimenti dell’Unione in ricerca e innovazione dovrebbero generare fino a 100 000 posti di lavoro nel campo della ricerca e dell’innovazione nella “fase di investimento” (2021-2027).
Carlos Moedas, Commissario europeo per la ricerca, la scienza e l’innovazione, spiega che «Orizzonte 2020 è uno dei maggiori successi dell’Europa.Il nuovo programma Orizzonte Europa ha obiettivi ancora più ambiziosi. In tale ottica, intendiamo aumentare i finanziamenti destinati al Consiglio europeo della ricerca per rafforzare la posizione dell’UE in quanto leader mondiale nel campo scientifico e riconquistare la fiducia dei cittadini definendo nuove missioni ambiziose per la ricerca dell’Ue. Abbiamo inoltre intenzione di proporre un nuovo Consiglio europeo per l’innovazione per modernizzare il finanziamento delle innovazioni rivoluzionarie in Europa».
Pur continuando a promuovere l’eccellenza scientifica attraverso il Consiglio europeo della ricerca (CER) e le borse di studio e gli scambi Marie Skłodowska-Curie, Orizzonte Europa introdurrà le seguenti novità principali:
Un Consiglio europeo dell’innovazione (CEI) per aiutare l’UE a porsi all’avanguardia dell’innovazione creatrice di mercato: la proposta della Commissione istituirà un referente unico per portare dal laboratorio al mercato le più promettenti tecnologie ad alto potenziale e rivoluzionarie e aiutare le start-up e le imprese più innovative a sviluppare le loro idee. Il nuovo CEI contribuirà a individuare e finanziare le innovazioni ad alto rischio e in rapida evoluzione che hanno forti potenzialità di creare nuovi mercati. Esso fornirà sostegno diretto agli innovatori attraverso due strumenti di finanziamento principali, uno per le fasi iniziali e l’altro per lo sviluppo e la diffusione sul mercato, e integrerà l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT).
Nuove missioni Ue per la ricerca e l’innovazione incentrate sulle sfide per la società e la competitività industriale: nell’ambito di Orizzonte Europa, la Commissione avvierà nuove missioni con obiettivi audaci e ambiziosi e un forte valore aggiunto europeo per affrontare i problemi che incidono sulla nostra vita quotidiana, dalla lotta contro il cancro ai trasporti puliti o alla rimozione della plastica dagli oceani. Tali missioni saranno progettate insieme ai cittadini, ai portatori di interesse, al Parlamento europeo e agli Stati membri.
Massimizzazione del potenziale di innovazione in tutta l’Ue: sarà raddoppiato il sostegno fornito agli Stati membri in ritardo con gli sforzi per mettere a frutto il loro potenziale nazionale di ricerca e innovazione. Inoltre, grazie alle nuove sinergie con i Fondi strutturali e di coesione sarà più facile coordinare e combinare i finanziamenti e le regioni saranno più propense ad accogliere l’innovazione.
Maggiore apertura: il principio della “scienza aperta” diventerà il modus operandi di Orizzonte Europa, che richiederà il libero accesso alle pubblicazioni e ai dati, il che consentirà la diffusione sul mercato e rafforzerà il potenziale di innovazione dei risultati generati dai finanziamenti dell’Ue.
Una nuova generazione di partenariati europei e una maggiore collaborazione con gli altri programmi dell’Ue: Orizzonte Europa ottimizzerà il numero di partenariati che l’UE programma o finanzia in collaborazione con partner come l’industria, la società civile e le fondazioni di finanziamento, al fine di aumentare l’efficacia e l’impatto nel conseguimento delle priorità d’intervento dell’Europa. Orizzonte Europa promuoverà collegamenti efficaci e operativi con altri programmi futuri dell’UE, come la politica di coesione, il Fondo europeo per la difesa, il programma Europa digitale e il meccanismo per collegare l’Europa, nonché con il progetto internazionale per l’energia da fusione Iter.
Il Centro comune di ricerca (JRC), il servizio della Commissione per la scienza e la conoscenza, continuerà a contribuire con pareri scientifici, assistenza tecnica e ricerca dedicata.
La dotazione finanziaria proposta di 100 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 include 97,6 miliardi di euro a titolo di Orizzonte Europa (di cui 3,5 saranno stanziati a titolo del Fondo InvestEU) e 2,4 miliardi di euro per il programma Euratom di ricerca e formazione. Il programma Euratom, che finanzia la ricerca e la formazione nel campo della sicurezza nucleare e della radioprotezione, sarà maggiormente incentrato sulle applicazioni diverse dalla generazione di energia, ad esempio l’assistenza sanitaria e le apparecchiature mediche, e sosterrà anche la mobilità dei ricercatori del settore nucleare nel quadro delle azioni Marie Skłodowska-Curie.
Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, conclude: «Investire nella ricerca e nell’innovazione equivale a investire nel futuro dell’Europa. I finanziamenti dell’UE hanno permesso a équipe di vari paesi e discipline scientifiche di collaborare e fare scoperte impensabili, conferendo all’Europa un ruolo di leader a livello mondiale nel campo della ricerca e dell’innovazione. Con Orizzonte Europa vogliamo sfruttare questo successo e continuare a fare davvero la differenza nella vita dei cittadini e della società nel suo complesso».
Notizia tratta dal sito www.greenreport.it