Criticità denunciate sul Centro Oncologico dell’ospedale del Valdarno: dopo la risposta della Conferenza dei Sindaci, arriva l’intervento del sindaco Silvia Chiassai Martini:
“Sono servite ben tre settimane per ricevere ufficialmente la risposta della Conferenza dei Sindaci sulle criticità denunciate al Centro Oncologico del nostro Ospedale. Purtroppo ho avuto ragione, ottenendo l’ennesima conferma della validità delle segnalazioni su mancanza di personale e conseguentemente di un ingiustificabile depotenziamento del servizio che non deve mai accadere in un contesto così delicato di prestazioni e di cure.
Dai primi di ottobre una unità medica di Oncologia, risultata vincitrice di un concorso presso le Scotte di Siena, se ne è andata. La Asl, pur sapendo da mesi del fatto, non ha provveduto alla sostituzione giungendo alla sospensione di visite follow-up, ossia quelle programmate e di controllo, arrecando disagi ai pazienti e un carico eccessivo di lavoro sostenuto dal personale medico.
Ad oggi quelle visite risulterebbero nuovamente fissate, ma soltanto alcune già effettuate. Dal prossimo 5 novembre, un nuovo oncologo prenderà servizio per due giorni alla settimana diventando continuativo solo dal mese di dicembre. Una gestione che è inaccettabile pensando alle difficoltà che ancora subiscono i malati e agli sforzi fatti negli anni, in particolare dalle associazioni di volontariato, per trasformare l’Oncologia in un servizio eccellente per la sanità valdarnese. Mi preme, a questo punto, rispedire al mittente anche le accuse che mi sono state mosse, sia dal Direttore Generale della Asl che dalle opposizioni cittadine, di avere amplificato la questione per fini propagandistici. In verità, gli stessi dovrebbero recuperare una maggiore vicinanza con la gente utilizzando le loro energie per tutelare principalmente gli interessi della popolazione e l’efficacia dei servizi sul territorio. I sindaci hanno l’obbligo di ascoltare la voce dei cittadini, chiedendo alla Asl una risoluzione tempestiva delle criticità, senza accondiscendere a indirizzi partitici o aziendali.
La questione della carenza di personale nell’organico ospedaliero è uno dei nodi più critici da sciogliere per difendere il presidio della Gruccia da eventuali azioni di depotenziamento o di depauperamento che, torno a ripetere, solo il riconoscimento di una adeguata classificazione di primo livello può arrestare definitivamente. La risposta ottenuta dalla Conferenza dei Sindaci non mi soddisfa affatto. Per quanto mi riguarda, continuerò anche in quella sede nel mio impegno, sempre al fianco dei cittadini, per una sanità efficace ed efficiente nel territorio”.