Oltre 50mila giovani toscani si sono inseriti nel mercato del lavoro negli ultimi quattro anni grazie al progetto Garanzia Giovani. E’ uno dei dati più rilevanti emersi nell’incontro “Futuro in garanzia” organizzato dalla Regione Toscana a Palazzo Strozzi Sacrati per riflettere sui risultati del progetto e sulle sue prospettive alla vigilia dell’avvio del nuovo triennio di programmazione.
Garanzia Giovani è un programma lanciato a livello comunitario per sostenere i cosiddetti ‘Neet’, (dall’inglese “Not engaged in education, employment or training”) cioè i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione, attraverso il rafforzamento delle competenze o l’inserimento nel mercato del lavoro.
In questa prima fase l’Italia ha avuto a disposizione un budget di 1,5 miliardi di euro costituiti da risorse comunitarie e da una quota di cofinanziamento nazionale. Alla Toscana sono stati assegnati 65 milioni di euro; una quota che, al 31 dicembre 2017 risulta quasi integralmente impegnata con risultati significativi: nel quadriennio 2014-2017 si sono registrati al Programma 110.000 giovani e di questi sono stati presi in carico dai Centri per l’Impiego circa 70.000. Tra questi oltre 55.000 sono riusciti a trovare una prima porta di accesso al mondo del lavoro, in quasi metà dei casi (42,3%) con un tirocinio, o anche con contratti di apprendistato (32,6%), con contratti a tempo determinato (13,4%) o indeterminato (11,7%).
Nel 2018 terminerà la prima fase del Programma in parallelo all’avvio del secondo periodo di programmazione (2018-2020): le risorse per l’Italia ammontano a 1,27 miliardi di euro, di cui 29,5 milioni arriveranno alla Toscana (la maggior parte delle risorse sono state infatti destinate alle regioni del sud). Entro marzo è prevista la predisposizione del piano esecutivo e ad aprile l’avvio dei nuovi bandi.
È necessario sottolineare come in Regione Toscana il tasso dei giovani Neet sia diminuito di oltre 2 punti percentuali nel biennio 2014-2016 (dal 20,1% al 18%). In Italia, si è passati dal 26,2% al 24,3%.
Analogo andamento positivo si rileva nel tasso di giovani che abbandonano prematuramente i percorsi di istruzione e formazione professionale: in Toscana sono scesi del 2,3% (dal 13,8% al 11,5%), una delle riduzioni più significative in ambito regionale. In Italia, in media, si è passati dal 15% al 13,8%.
Come funziona Garanzia Giovani
Il programma cerca di coinvolgere tutti quei giovani che non sono riusciti a terminare il percorso scolastico (i cosiddetti drop out) o che, dopo aver conseguito un diploma o anche una laurea non riescono a entrare nel mercato del lavoro e che non frequentano neppure corsi di istruzione o formazione.
Per questi giovani che si trovano in una fase di stallo, senza studio e senza lavoro, il programma Garanzia Giovani si attiva semplicemente con un clic: il primo passaggio è la registrazione on line al portale nazionale o regionale.
Dopo questo atto il giovane è preso in carico dal Centro per l’Impiego dove, dopo un colloquio, viene predisposto e condiviso un percorso finalizzato ad accedere ad almeno una misura di politica attiva: corsi formativi per i giovani tra i 15 e i 18 anni che risultano essere drop out, formazione mirata all’inserimento lavorativo, tirocini extracurricolari (la Regione rimborsa il soggetto ospitante per 300 dei 500 euro corrisposti al giovane come rimborso spese), servizio civile (ogni giovane riceve una retribuzione di 433 euro al mese), sostegno all’auto imprenditorialità.
La partecipazione al Programma
In occasione dell’appuntamento odierno Irpet ha presentato un monitoraggio sull’attuazione di Garanzia Giovani allo scopo di verificare la partecipazione e gli esiti del Programma.
Dall’aprile 2014 al 31 dicembre 2017 le adesioni a Garanzia Giovani per la Toscana sono state 110.000, con una media di 2.400 al mese. Solo una parte dei giovani che si sono iscritti (circa 70.000) ha poi proseguito il percorso svolgendo il colloquio di orientamento e attivando una delle misure previste. Tra questi 70.000 una quota consistente (oltre l’80%) di giovani è uscita dalla condizione di Neet stipulando un contratto di lavoro, o un tirocinio o un corso di formazione professionale o attraverso il servizio civile. Il 52% di questi è riuscito a farlo in tempi rapidi, entro 4 mesi.
I giovani che hanno svolto un tirocinio extracurriculare hanno le maggiori probabilità di essere occupati: il 53% dal terzo mese, il 63% entro 6 mesi, il 74% entro 12 mesi. I giovani che sono usciti da Garanzia Giovani con un’esperienza o un contratto di lavoro si collocano prevalentemente nei settori commercio-tempo libero (31%), Made in Italy (13%) e servizi alla persona (13%).
La ricerca Irpet dimostra anche come gran parte dei giovani che hanno concluso il percorso previsto hanno avuto in Garanzia Giovani un trampolino occupazionale: in particolare quelli che hanno svolto un tirocinio hanno avuto le maggiori possibilità di essere poi confermati nell’azienda.
Garanzia Giovani e Giovanisì
In Toscana il Programma Garanzia giovani si è inserito in un contesto già molto attento alle esigenze del mondo giovanile. Nel 2011 è stato infatti varato Giovanisì, il progetto della Regione per favorire il processo di transizione dei giovani verso l’autonomia attraverso il potenziamento e la promozione delle attività legate al diritto allo studio, alla formazione, il percorso di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, la facilitazione per l’avvio di start up e sostegno al pagamento dell’affitto. Le risposte di Garanzia Giovani si sono quindi aggiunte e integrate con il pacchetto di proposte messo in campo da Giovanisì: un pacchetto che ha avuto dal 2011 a oggi ben 252.600 giovani beneficiari, e per il quale sono state utilizzate 720 milioni di risorse regionali, nazionali e europee.