Due anni per rimettersi in gioco. E’ affidato ai percorsi formativi biennali di istruzione e formazione professionale (IeFp) il compito di ridare una motivazione e offrire una opportunità a tante ragazze e ragazzi under 18, i cosiddetti Neet (neither in employment nor in edication or training), che hanno abbandonato precocemente la scuola, ma non hanno fatto ancora il loro ingresso nel mercato del lavoro.
Oltre duemila ore di corso nel biennio, totalmente gratuite, che alternano lezioni teoriche ad attività di laboratorio e ad altre in alternanza scuola-lavoro. Per far conoscere ai ragazzi e alle loro famiglie questa opportunità – che si inserisce nell’ambito del progetto Giovanisì ed è finanziata con risorse del progetto nazionale Garanzia giovani – la Regione Toscana avvia in questi giorni una campagna di comunicazione ad hoc.
“Il numero dei giovani che non studiano e non lavorano e che abbandonano la scuola senza arrivare al diploma è ancora troppo alto – spiega l’assessora all’istruzione formazione e lavoro Alessandra Nardini – la lotta contro dispersione e abbandono scolastico è uno dei principali obiettivi della Regione, a maggior ragione in un momento come l’attuale, in cui l’emergenza legata alla pandemia rischia di peggiorare la situazione. Per questo puntiamo, con una campagna mirata rivolta ai giovani Neet, su un importante strumento come quello rappresentato dagli IeFP, che sono una valida alternativa alla scuola superiore, consentono di assolvere il diritto dovere all’istruzione e formazione professionale e di ottenere una qualifica professionale”
“E’ uno strumento fortemente professionalizzante – prosegue Nardini – ma anche capace di dare risposte flessibili, in grado di fa emergere competenze, attitudini personali e vocazioni di ogni giovane. Gli IeFp, infatti, oltre a conseguire una qualifica che permette di entrare direttamente sul mercato del lavoro, consentono anche, per chi lo volesse, di proseguire il percorso formativo, frequentando il quarto anno di IeFP finalizzato a conseguire il diploma professionale. In alternativa si può anche continuare il percorso di studio nella scuola al fine di ottenere un diploma di scuola secondaria superiore”.
L’assessora ricorda che, grazie alle politiche di contrasto attuate dalla Regione, il tasso di abbandono scolastico è sceso in maniera significativa: nel 2019 era del 10,6%, a fronte di un 13,8% registrato nel 2014, grazie anche alle politiche regionali di contrasto alla dispersione.
I corsi a cui è possibile iscriversi sono 67 su tutto il territorio regionale. I percorsi in avvio coprono diversi ambiti professionali, come ristorazione e trasformazione agroalimentare, produzioni metalmeccaniche, benessere, grafica, impiantistica, agricoltura, distribuzione commerciale, logistica e trasporti.
I percorsi in avvio coprono diversi ambiti professionali, come ad esempio: ristorazione e trasformazione agroalimentare, produzioni metalmeccaniche, benessere, grafica, impiantistica, agricoltura, distribuzione commerciale, logistica e trasporti. Hanno una durata di 2100 ore e sono così articolati: 650 ore di lezioni teoriche, comprensive delle 300 ore finalizzate all’acquisizione delle competenze di base relative all’obbligo di istruzione e delle ore destinate alle attività di accompagnamento iniziale, in itinere e finale; 650 ore di attività laboratoriale coerente con la figura professionale del corso; 800 ore di applicazione pratica in alternanza scuola lavoro.
L’iscrizione avviene direttamente presso gli organismi formativi che realizzano i percorsi.
Per partecipare è necessario iscriversi al Programma Garanzia Giovani, presso i Centri per l’Impiego, i quali possono fornire anche informazioni di dettaglio sui percorsi attualmente in pubblicità e di imminente avvio.
Articolo di Benedetta Marziali