EURepack, il consorzio italiano di aziende che promuovono l’imballaggio riutilizzabile, ha presentato “R1-Reuse”, la rete europea per il riutilizzo formatasi con l’obiettivo specifico di accreditare maggiormente il tema del riuso a livello di istituzioni comunitarie e di opinione pubblica. «In una società in gran parte basata sull’obsolescenza programmata delle merci il nostro consorzio – spiega il presidente di Carlo Milanoli – vuole sottolineare come esistano dei modelli di business basati sui sistemi di imballaggio riutilizzabili che propongono un’alternativa reale ed efficace al problema ecologico e che necessitano di maggiore riconoscimento a livello di istituzioni comunitarie e di opinione pubblica».
Del resto secondo i dati del recente The circularity gap report il 90,9% dell’economia mondiale è attualmente definibile come non circolare. In questo contesto valorizzare il riutilizzo degli imballaggi è importante, in quanto in Italia proprio gli imballaggi «costituiscono il 35-40% in peso e il 55-60% in volume dei rifiuti solidi urbani» che si producono ogni anno (senza però dimenticare che sono i rifiuti speciali a essere 4 volte più di tutti i rifiuti urbani prodotti nel Paese).
«I rifiuti, inclusi quelli da imballaggio – commenta Silvia Ricci dell’associazione Comuni virtuosi – crescono spinti dai nuovi stili di vita e di consumo come il commercio online e il consumo di cibi pronti. Questo aumento dei rifiuti richiede non solamente un ripensamento di nuovi sistemi di raccolta mirati a tipologie di imballaggi difficilmente intercettati dai sistemi di raccolta domiciliare, ma anche iniziative di prevenzione e riduzione efficaci mirate a manufatti usa e getta, imballaggi primari e commerciali. Per questo vogliamo lavorare con Eurepack e altri partner nazionali oltre che europei come la piattaforma Reloop, affinché i sistemi che prevedono l’impiego di contenitori riutilizzabili vengano promossi e adottati».
E proprio Clarissa Morawski, co-fondatrice e managing director di Reloop – la prima piattaforma paneuropea con sede in Germania, Spagna e Belgio attiva sulle questioni relative ai rifiuti e al business ad essi correlato nell’ambito dell’Ue – ha illustrato come, in seno al Parlamento europeo, sia in corso un dibattito sul tema degli imballaggi riutilizzabili. In particolare, gli europarlamentari sono in procinto di valutare una policy sull’economia circolare che distingua il rifiuto adatto al riciclo da ciò che invece può e deve essere riutilizzato, anche per incoraggiare la pratica del riuso con incentivi e con normative ad essa dedicate. Ha concluso il suo intervento esortando tutti coloro che operano nel campo del riutilizzo a fare realmente “rete”, a supporto di chi a livello di istituzioni europee è chiamato a regolamentare il tema, affinché le normative che vedranno la luce già nei prossimi mesi, effettivamente agevolino gli operatori nei rispettivi contesti.
Notizia tratta dal sito www.greenreport.it