Inaugurata nell’Auditorium del museo di Castelnuovo dei Sabbioni “Mi chiamo Rambaldo”, la mostra promossa da Comune di Cavriglia e Museo MINE, dedicata all’ultimo abitante dell’antico borgo di Castelnuovo.
Alla metà degli anni ’70 del 1900 gli abitanti della parte alta del vecchio paese avevano ricevuto la lettera di esproprio: lasciare la casa! In una di queste, proprio sotto l’arco della Galletta aveva vissuto Rambaldo Macucci, la persona che pochi decenni dopo sarebbe stata ricordata come l’ultimo abitante di “Castello” con il suo piccolo museo collocato in una casa su per la via di Camonti. Rambaldo, classe 1915, detto “metrino” o “ramma” era pittore e narratore di storie di eccezionale talento. Assunto alla miniera come addetto al transito, nel tempo libero si dedicava al teatro, leggeva, studiava, dipingeva e cercava di capire quel mondo minerario e naturale che lo circondava, guardando con occhio attento e scrutando i suoi segreti con lo studio di fossili e minerali. Metrino ha attraversato la storia delle miniere e della trasformazione del paesaggio e proprio a lui si ispirò nel 1995 Alessandro Benvenuti quando trasformò il vecchio paese di Castelnuovo in un set cinematografico, girandovi il film Ivo il Tardivo.
Alla figura poiledrica di Rambaldo è dedicata la mostra nata dall’idea di Andrea Ermini e subito accolta dall’Amministrazione Comunale e dal Museo Mine.
Quadri, fotografie, scritti, minerali: il mondo di Rambaldo tornerà a vivere fino al prossimo 9 settembre per tutti coloro che hanno desiderio di ricordarlo e per quelli che vogliono conoscere la sua storia.
La mostra sarà accessibile al pubblico ad ingresso gratuito negli orari di apertura del Museo MINE:
Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13
Sabato e domenica: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18
Chiuso il lunedì e il 15 agosto