Secondo incontro aperto al pubblico per il ciclo “E’ ancora una gioco?”, dedicato al disturbi da gioco d’azzardo. L’iniziativa è del SerD di Arezzo in collaborazione con l’associazione Mirimettoingioco.
L’incontro, che ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza, è in programma giovedì 22 marzo alle 21 nella sede dell’associazione, in via Cavour 97 ad Arezzo. Sarà affrontato il tema del gruppo di auto-aiuto, con testimonianze di ex giocatori e familiari.
Si stima che circa l’80% della popolazione italiana giochi almeno una volta all’anno ad uno dei giochi leciti disponibili nel mercato (gratta-e-vinci, slot machine, lotto, superenalotto, scommesse sportive, ecc.) Nella provincia di Arezzo, negli ultimi anni, è aumentata la raccolta totale (478 milioni di euro nel 2016) e in alcuni Comuni aretini la spesa è stata superiore alla spesa pro-capite nazionale annua che è calcolata in 1.571 euro secondo gli ultimi dati disponibili riferiti all’anno 2016.
Per rispondere alle domande di aiuto sempre crescenti dei giocatori e dei loro familiari, il Dipartimento delle Dipendenze della Asl Toscana Sud Est ha aperto un ambulatorio presso ciascun SerD delle tre province, Arezzo, Siena e Grosseto.
L’ambulatorio del SerD di Arezzo ha sede all’ospedale San Donato e offre trattamenti multiprofessionali gratuiti.
Nel 2017 sono state oltre 120 le persone in trattamento presso l’ambulatorio per il disturbo da gioco d’azzardo.
In particolare, nella provincia aretina si è sviluppato un sistema di intervento integrato che vede i cinque SerD collaborare con la rete territoriale provinciale (il GdL GAND) che coinvolge il Dipartimento Dipendenze, il Comune di Arezzo, la Prefettura, le forze dell’ordine, l’Ufficio scolastico provinciale, i medici di Medicina generale, la Caritas diocesana, la Misericordia, Anteas, Arci, Mirimettoingioco, SlotMob e le categorie economiche (Confcommercio e Confesercenti).