Il nuovo studio pubblicato “Power play: How governments are spurring the electric vehicle industry” pubblicato dall’International council on clean transportation sottoline che «Le case automobilistiche continuano a evidenziare i loro piani per passare ai veicoli elettrici che includono il lancio di centinaia di nuovi modelli elettrici nel giro di pochi anni. Questo equivale a un massiccio passaggio dai motori a combustione alla tecnologia elettrica a batteria, e la domanda è: dove stanno andando questi investimenti?»
Lo studio risponde a questa domanda anche con un’analisi delle principali aziende manifatturiere e delle politiche di sostegno in atto per incentivare tali investimenti e rileva che «Le case automobilistiche che hanno annunciato piani massicci investono oltre 150 miliardi di dollari in veicoli elettrici che portano a oltre 13 milioni di vendite di veicoli elettrici plug-in all’anno entro il 2025. Ciò equivale ad un maggiore volume di veicoli elettrici entro il 2025 rispetto al 2017 e a un tasso di crescita annuale composto del 35%. L’industria automobilistica è ai suoi primi passi in questa direzione, con grandi aziende che si avvicinano alle economie di scala con oltre 100.000 veicoli elettrici all’anno».
Nel complesso lo studio indica che è la politica il vero driver sia del mercato dei veicoli elettrici sia dell’industria che li produce: «I tre principali mercati per i veicoli elettrici sono la Cina, l’Europa e gli Stati Uniti, ed è qui che viene prodotta la maggior parte dei veicoli. Basandosi sugli annunci di realizzazione di impianti di produzione di batterie fatti fino ad oggi, la maggior parte della produzione globale di celle a batteria dovrebbe essere in Cina. Ad oggi, i tre quarti dei veicoli elettrici venduti sono stati fabbricati nella stessa regione in cui sono stati prodotti, a dimostrazione dell’importanza delle politiche sul lato della domanda per ridurre le barriere e far crescere il mercato, i regolamenti e la politica fiscale per guidare simultaneamente gli investimenti industriali. Questo indica anche il potenziale per riuscire a spostare più produzione di batterie nei mercati dei veicoli elettrici».
Nel 2017, la Cina ha prodotto più veicoli elettrici di tutti: il 50% della produzione mondiale, seguita dall’Ue con il 21%, dagli Usa con il 17%, dal Giappone con l’8% e dalla Corea del Sud con il 3%. Su 20 principali costruttori di veicoli elettrici, 9 hann sede in Cina, 4 in Europa, 3 negli Stati Uniti, 3 in Giappone e 1 in Corea del Sud.
Si tratta di sviluppi che evidenziano gli sforzi compiuti in tutto il mondo per regolamentare l’efficienza e per le normative sulle emissioni di CO2 dei veicoli e per promuovere gli investimenti industriali necessari per consentire la transizione verso le auto elettriche. L’Ictt critica duramente la scelta dell’amministrazione Usa di Donald Trump di indebolire regolamentazione sulle emissioni e i cinsumi delle auto proprio mentre in California il mercato delle auto elettriche è in forte crescita.
Anche sul fronte delle batterie, si prevede che la maggior parte della produzione globale sarà in Cina. Dal 2011 al 2015, il Giappone è stato con un ampio margine il più grande produttore al mondo di batterie per veicoli elettrici. Nel 2016, la produzione cinese di batterie per veicoli elettrici ha superato quella della Corea del Sud e del Giappone. Nel 2017, la produzione di batterie cinesi per veicoli elettrici leggeri era 11 volte quella degli Stati Uniti e 22 volte quella dell’Ue. Basandosi sugli annunci di settore relativi alla produzione di celle della batteria fino al 2022, la Cina rappresenta più della metà, rispetto al 12% – 17di Ue, Corea del Sud e Usa. Da queste cifre si capisce perché la Commissione europea «Sta prendendo in considerazione le normative sulla CO2 dei veicoli fino al 2030 con riferimenti ai veicoli elettrici e sta lavorando contemporaneamente a investimenti sulle batterie molto più grandi attraverso la sua EU Battery Alliance».
Ma lo studio fa notare che «La Cina, con la sua pianificazione centrale e il rafforzamento della politica locale, ha ampiamente promosso gli investimenti nazionali ed esteri nel settore delle batterie e dei veicoli elettrici. Stabilire obiettivi chiari sul volume e fornire incentivi finanziari ha in definitiva dato a governi e società lo sviluppo di un mercato dei veicoli elettrici e una base produttiva. Le politiche simili negli Stati Uniti e in Europa per stimolare gli investimenti di veicoli elettrici e batterie sono state relativamente limitate».
Uno degli autori dello studio, Nic Lutsey, conclude: «Se vuoi che il tuo mercato proceda nella transizione verso le auto elettriche, ci vogliono i politiche che abbattano le barriere per i consumatori e bisogna anche per spronare le grandi aziende a investire. Il mercato si sta muovendo rapidamente e i governi più importanti possono garantire che la loro industria sia in prima linea con una politica a lungo termine sui veicoli elettrici e sulle batterie».
Notizia tratta dal sito www.greenreport.it