Prende il via domani, venerdì 5 ottobre, l’ambulatorio della Continuità Assistenziale (ex guardia medica) accanto e a supporto del Pronto Soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo.
L’ambulatorio, che vivrà una fase sperimentale di 4 mesi, sarà operativo su due turni giornalieri, con orario 9-14 e 14-20 dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina.
Sarà attivo anche nei prefestivi e festivi infrasettimanali. Il venerdì pomeriggio e il lunedì mattina registrano solitamente un discreto afflusso di utenti al Pronto Soccorso. Per questo è stato scelto di estendere il servizio fino a queste fasce orarie, proprio per garantire la cosiddetta “continuità assistenziale”.
“L’ambulatorio è destinato alla presa in carico di persone con patologie inquadrabili con i vecchi codici colore bianco ed azzurro – spiega Giovanni Iannelli, direttore del Pronto Soccorso – I pazienti saranno indirizzati nel percorso della Continuità Assistenziale da operatori presenti nell’area del Triage. Non ci sarà accettazione al Triage ma, seguendo una striscia colorata sul pavimento a partire dall’ingresso del Pronto Soccorso, il cittadino potrà raggiungere l’ambulatorio”.
“Questo progetto, al quale l’Azienda sta lavorando da tempo, ha un obiettivo importante – ha spiegato Massimo Gialli, direttore del San Donato – Decongestionare il Pronto Soccorso e dare una risposta più veloce a quei cittadini che presentano problematiche meno gravi. Di conseguenza, si velocizza il lavoro anche all’interno del Pronto Soccorso. Da sottolineare come stia continuando il percorso di integrazione tra strutture ospedaliere e Territorio, tutto per migliorare i servizi al cittadino”.
“Si tratta di una risposta importante, che va a sollevare gli operatori sanitari e anche i cittadini, ma che allo stesso tempo vuole rimarcare l’uso appropriato del Pronto Soccorso – conclude il direttore generale della Asl Toscana sud est, Enrico Desideri – Ringrazio la Medicina generale e il personale della Zona Distretto per l’attivazione di questo progetto. Al termine dei 4 mesi di sperimentazione, sarà effettuata una verifica dei risultati e l’attività sarà quindi modificata laddove necessario. Nel caso di risultati positivi, anche in termini di gradimento da parte dei cittadini, il modello potrà essere esteso ad altri ospedali”.