Dopo la firma presso il segretariato dell’Unione per il Mediterraneo a Barcellona ha preso il via Meetmed (Mitigation Enabling Energy Transition in the Mediterranean Region), un progetto europeo nato per facilitare la transizione energetica nei Paesi euro-mediterranei attraverso un sensibile incremento delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica nel mix energetico dell’area entro il 2040.
Meetmed – che è stato finanziato dall’Ue con 1,6 milioni di euro, per una durata di 2 anni – conta come partner Medener, l’associazione delle agenzie nazionali dei Paesi del Mediterraneo per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica e il centro regionale Rcreee per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, con sede al Cairo.
Mentre il suo ministro dell’Interno Matteo Salvini fomenta allarmi e frizioni internazionali lungo tutto l’arco del Mediterraneo (e quello dell’Ue), l’Italia in questo caso riveste un ruolo centrale e propositivo per lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo. L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) attualmente presiede Medener, e metterà in campo attività tecnico-scientifiche, di formazione e di comunicazione, sia in ambito energetico che ambientale, e realizzerà studi e analisi di mercato.
«L’Italia – spiega Dario Chello, responsabile del servizio Unione europea e organismi internazionali dell’Enea – è fortemente impegnata nella cooperazione internazionale multilaterale che interessa la regione euro-mediterranea e presidia proattivamente due delle tre piattaforme tematiche che implementano il processo dell’Unione per il Mediterraneo di Barcellona, quella del mercato elettrico allargato (Terna) e quella delle energie rinnovabili e l’efficienza energetica (Enea). È in questo quadro che va vista la nostra partecipazione al progetto Meetmed, che è il primo passo di un cammino difficile, ma realistico, per una transizione energetica della regione».
Notizia tratta dal sito www.greenreport.it