Softbank Group ha annunciato un investimento di 200 miliardi di dollari per realizzare in Arabia Saudita, attraverso il private equity Vision Fund, il più grande progetto di energia solare del mondo. Secondo l’amministratore delegato di Softbank, il giapponese Masayoshi Son, «Il progetto previsto dovrebbe avere la capacità di produrre fino a 200 gigawatt (GW) di energia entro il 2030».
La Reuters fa notare che questo equivarrebbe a circa 400 GW di energia solare installata a livello globale, paragonabile alla capacità totale dell’energia nucleare del mondo – circa 390 GW – alla fine del 2016.
La petromonarchia assoluta saudita sembra davvero intenzionata a liberarsi dalla sua dipendenza dal petrolio: infatti, l’accordo si inserisce nell’ambizioso programma Vision 2030, progettato e voluto dal potentissimo principe ereditario, il trentaduenne Mohammed bin Salman. Son ha sottolineato che «Un progetto di questo tipo non sarebbe mai stato possibile senza la grande visione condivisa con il principe ereditario. Il regno ha molto sole, grandi estensioni di terra disponibili, grandi ingegneri, grandi lavoratori. Ma soprattutto ha la più grande visione».
L’Arabia Saudita è sia uno dei Paesi più soleggiati del mondo che il più grande esportatore globale di petrolio e bin Salman vuole sfruttare al massio il sole e le altre fonti alternative di energia per poter aumentare le sue esportazioni di petrolio.
Presentando l’accordo con i sauditi, Son ha detto che Vision 2030 frappresenta una grande occasione per le ambizioni di innovazione a lungo termine di Softbank.
Finora, Vision Fund, istituito nel 2016, ha investito oltre 27 miliardi di dollari in una ventina di imprese tecnologiche e ha scelto Softbank come uno degli investitori tecnologici più influenti al mondo.
A maggio 2017 Softbank aveva accolto oltre 93 miliardi di dollari per il Vision fund, il più grande fondo azionario privato del mondo che è sostenuto dal fondo sovrano dell’Arabia Saudita e da Apple .
Son ha sottolineato che i pannelli per realizzare il gigantesco progetto solare saudita all’inizio saranno importati, ma che è prevista la realizzazione di un impianto di produzione e assemblaggio dei pannelli solari in Arabia Saudita, la cui costruzione dovrebbe iniziare immediatamente. I primi due campi solari costeranno circa 5 miliardi di dollari, con 1 miliardo proveniente dal Vision fund di Softbank e 4 miliardi dal finanziamento del progetto. Già all’inizio del 2019 i primi impianti dovrebbero iniziare a produrre energia per 7,2 gigawatt.
Presentando l’investimento durante una conferenza stampa, Son ha evidenziato che «I ricavi dei primi parchi solari contribuiranno a finanziare la costruzione di progetti futuri nel Regno. Ogni parco avrà un contratto di acquisto di energia per 25 anni, un contratto a lungo termine per la fornitura di energia elettrica ai clienti, che è comune nel settore dell’energia solare. I primi parchi non comprenderanno le batterie per lo stoccaggio delle batterie, ma la nuova società di produzione di energia elettrica saudita inizierà ad aggiungerle agli impianti solari entro due o tre anni».
Si prevede che la crescita dell’industria solare saudita creerà 100.000 posti di lavoro e aumenterà il prodotto interno lordo dell’Arabia Saudita di 12 miliardi di dollari. Inoltre il regno wahabita dovrebbe risparmiare di $ 40 miliardi di dollari non bruciando il petrolio prodotto localmente per generare energia ma esportandolo.
L’annuncio dell’accordo è stato dato durante la tappa di New York del viaggio negli Usa del Principe Mohammed, durante il quale la delegazione saudita sta cementando i già fortissimi legami con l’amministrazione Trump e sta corteggiando gli investitori perché contribuiscano all’ambizioso piano per diversificare l’economia saudita.
Notizia tratta dal sito www.greenreport.it