Restyling tutto “naturale” sulle sponde dell’Arno. A valle dell’abitato di Rignano, infatti, per rimettere in forma l’alveo e le pertinenze idrauliche del fiume, il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha scelto la strada più “verde”, abbinando i sistemi manuali a quelli meccanici, ma soprattutto adottando mezzi di trasporto poco impattanti.
“Abbiamo pianificato ed eseguito l’intervento con un taglio selettivo della vegetazione, per eliminare solo le piante instabili, malate e comunque in condizioni tali da limitare il deflusso idraulico. L’operazione è stata studiata attentamente, nel massimo rispetto dell’ambiente. Per quanto possibile, infatti, abbiamo conservato le alberature autoctone e le essenze in età giovanile che, proprio grazie alla loro flessibilità, possono resistere bene alle sollecitazioni della corrente”, spiega il Presidente Paolo Tamburini, illustrando i contenuti dell’opera di manutenzione ancora in corso, in cui il Consorzio ha investito 105 mila euro.
“Contemporaneamente – aggiunge – è stato rimosso il materiale vegetale depositato dalle recenti piene in corrispondenza della pila del ponte e accumulato sulla pescaia di Rignano. Anche in questo caso, massimo rispetto all’ambiente: il materiale è stato analizzato, selezionato e smaltito in modo differenziato”, spiega ancora il Presidente del Consorzio Alto Valdarno.
Ma il fiore all’occhiello dell’intervento, che interessa il fiume per quattro chilometri e tocca, oltre a Rignano, i comuni di Incisa Valdarno e Reggello, è stato l’impiego di mezzi e tecniche poco invasivi: “Dove è stato possibile, in funzione degli accessi in alveo e nel rispetto del mantenimento delle condizioni vitali della fauna e dell’ittiofauna presente all’interno del corso d’acqua, il taglio è stato eseguito meccanicamente. In altri, dove ciò non è stato possibile, abbiamo operato a mano, mediante personale munito di idonee attrezzature. Non solo. In alcuni punti, soprattutto lungo la sponda sinistra dell’Arno, in prossimità dell’abitato di Rignano, il taglio è stato gestito con operatori su imbarcazione: il barchino è servito anche ad allontanare le alberature tagliate per evitare al massimo le interferenze con la cittadinanza e minimizzare l’impatto sull’ambiente naturale e sull’ecosistema fluviale”.
Soddisfazione è stata espressa dall’amministrazione di Rignano che, al termine di un recente sopralluogo, ha commentato: “Si tratta di un lavoro importante che consentirà, in questa zona, di valorizzare gli argini dell’Arno”.