Imprese agricole: al via un bando per favorire l’integrazione di soggetti disabili. La Regione mette a disposizione un milione di euro

Un milione di euro sarà messo a disposizione delle imprese che faranno svolgere attività agricole a persone con disabilità o con svantaggio, o che svilupperanno iniziative volti a tenere insieme il mondo rurale e il panorama dell’associazionismo sociale con progetti di collaborazione e partenariato.

Questo il contenuto di un bando approvato dalla Giunta regionale nel corso della sua ultima seduta e presentato oggi alla stampa dal presidente della Toscana Enrico Rossi e dall’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi.

“La Regione – ha spiegato Rossi – sosterrà le imprese agricole che scelgono di assumere e mantenere manodopera disabile”.

Si tratta di un’importante opportunità terapeutico/riabilitativa ma anche lavorativa per persone svantaggiate – ha aggiunto Remaschi – che potranno trovare spazio in imprese agricole gestite da imprenditori sensibili a questo tema. La nostra intensione è che questo bando non sia un fenomeno isolato, infatti pensiamo di replicare il bando anche nel 2019 e nel 2020″.

Il bando sarà finanziato con fondi del programma di sviluppo rurale 2014-2020: l’agricoltura sociale è ritenuta infatti un’occasione per lo sviluppo dell’agricoltura verso strategie multifunzionali e di diversificazione.

Ogni soggetto disabile o svantaggiato potrà essere accolto in un’azienda agricola per un periodo minimo di 6 mesi e l’attività dovrà essere svolta per almeno otto ore settimanali, con l’accompagnamento di un tutor.

Per partecipare al bando le imprese agricole dovranno associarsi con soggetti del terzo settore o legati comunque al sociale. Il sostegno sarà concesso sotto forma di contributo in conto capitale ai soggetti che nasceranno da queste collaborazioni (denominati associazioni temporaneee di impresa o di scopoq); il finanziamento coprirà sino al 90% delle spese sostenute e sino a un massimo di 100.000 euro.

Nell’ambito dei punteggi attribuibili a ciascuna domanda una priorità sarà data ai soggetti di età inferiore a i 40 anni: il progetto si inserisce infatti in Giovanisì, il programma della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

La domanda di aiuto potrà essere presentata dal giorno successivo alla pubblicazione sul BURT (prevista per il mese di giugno) ed entro il 28 settembre 2018.

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