Tomografia: donazione del Calcit per 100.000 euro
Nuova Tomografia alla “Gruccia”: ecco a cosa serve
Il tumore al seno è quello più diffusa tra le donne. La tomosintesi o la mammografia consente di avere una diagnosi più dettagliata su eventuali tumori o sospetti tali.
Inaugurata la tomosintesi all’ospedale della Gruccia. Il macchinario, donato dal Calcit alla Radiognostica per la Senologia clinica, è stato presentato questa mattina nella Sala Paul Harris. E’ costato quasi 100mila euro.
“L’arrivo dello strumento continua nella linea che ci siamo dati, quella di sviluppo delle tecnologie in tutta l’Azienda – ha commentato Enrico Desideri, direttore generale Asl Toscana sud est – Soprattutto per garantire la massima attenzione in termini di innovazione anche in questo presidio. Si conferma ancora una volta il ruolo straordinario del Calcit a sostegno dell’Azienda, in particolare per la cura dei tumori e la diagnosi precoce”.
“Come direttore dell’ospedale, accolgo con grande soddisfazione il dono del Calcit – ha esordito Daniela Matarrese, direttore dell’ospedale – Rappresenta un aiuto per le donne e per il loro stato di salute. La mammografia con tomosintesi è uno strumento all’avanguardia e la sua tecnologia consente di acquisire immagini del seno da diverse angolature. I risultati diagnostici risultano quindi migliori nella lotta ai tumori. Le associazioni del territorio sono delle tessere importanti del nostro mosaico. Il Calcit, dopo aver donato la tomosintesi all’ospedale di Arezzo, adesso continua il suo percorso di eccellenza e di sostegno alla sanità qui in Valdarno. Il nostro ospedale sta diventando sempre più punto di riferimento per la popolazione, e non solo della vallata, grazie ad investimenti in macchinari e in professionalità. Questo è l’impegno chiaro dell’Azienda Asl Toscana sud est: il buon funzionamento degli ospedali non si basa sulle dimensioni o sui numeri dei posti letto ma sui servizi offerti. E’ con questo obiettivo che stiamo lavorando”.
“Si tratta di una implementazione per il mammografo digitale che abbiamo in dotazione – ha spiegato Claudia Nocentini, direttore Radiognostica – La tomosintesi mammaria aggiunge infatti lo studio della profondità, la terza dimensione. Ha delle funzioni molto importanti: individua lesioni che sfuggono alla mammografia digitale; riduce il numero dei falsi positivi; riduce gli effetti di sovrapposizione che possono comportare un mascheramento delle lesioni evolutive della mammella. Negli studi effettuati per lo screening mammario con utilizzo della tomosintesi, c’è un aumento del tasso di rilevazione del cancro. La lettura della tomosintesi mammaria richiede una preparazione specifica del radiologo e tempi di refertazione più lunghi. Questo impegno è ricompensato dalla maggiore accuratezza nella diagnosi senologica”.
“La decisione di donare questo macchinario è nata dalla forte richiesta di dotare la Gruccia di strumentazioni più precise nell’esame del seno – ha dichiarato il presidente del Calcit Valdarno, Piero Secciani – Questa donazione si aggiunge a tante altre che abbiamo fatto nel tempo. Ne ricordo solo alcune: la costruzione del Centro Oncologico; l’allestimento del Centro di Radioterapia; la costituzione del Servizio domiciliare “Servizio Scudo Calcit Valdarno”; l’istituzione di vari ambulatori medici; l’attivazione del Registro dei Tumori, attraverso la conferenza dei sindaci; la promozione di iniziative di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole su temi come corretta alimentazione, tabagismo, alcolismo. Tutto questo è stato raggiunto in 26 anni di attività grazie al grande lavoro che hanno svolto i volontari delle 8 sezioni operative e al coinvolgimento dei cittadini, delle attività produttive, dei ragazzi delle scuole e delle Istituzioni. Grazie di cuore per la generosità che avete mostrato in questo quarto di secolo”.
“Una donazione importante che arricchisce le prestazioni sanitarie del nostro ospedale – ha detto il sindaco Sergio Chienni, presidente della Conferenza zonale del Valdarno Aretino – Azioni come queste contribuiscono in modo fattivo a potenziare i servizi erogati dalle strutture ospedaliere e oggi dobbiamo ringraziare il Calcit che, con il suo prezioso contributo, continua a distinguersi nel tessuto associativo del nostro territorio, sostenendo la prevenzione clinica. L’integrazione tra finanziamento pubblico e sostegno da parte del mondo dell’associazionismo è una formula da promuovere, un patrimonio da sostenere e valorizzare”.[/vc_column_text]