Domenica 11 novembre si celebra la Giornata nazionale delle Cure Palliative che, secondo la definizione dell’Organizzazione mondiale della Sanità, si occupano dell’assistenza ai malati terminali, quelli che non rispondono più ad alcuna terapia.
All’hospice di Arezzo, sabato 10, è in programma un Open Day, durante il quale la struttura potrà essere visitata dalla cittadinanza, con lo scopo di sensibilizzare sul tema delle Cure Palliative e sul ruolo e funzionamento dell’hospice. Le porte saranno aperte alla popolazione dalle 9 alle 13. Inoltre, sempre il 10 novembre, è previsto un corso di formazione riservato agli operatori, dal titolo “Donazione e procurement di cornee in cure palliative: un percorso interiore di fine vita”. Obiettivo: prepararli a sensibilizzare malati e famiglie alla cultura della generosità e della donazione.
L’obiettivo principale delle Cure Palliative è dare senso e dignità alla vita del malato fino alla fine, alleviandone il dolore e intervenendo anche con aiuti non specificamente medici, ma che sono altrettanto necessari, come il supporto psicologico o spirituale. Attraverso un lavoro di equipe, in cui intervengono più professionisti e personale altamente specializzato, le cure palliative mirano a produrre effetti fisici, emozionali, sociali per migliorare il benessere e la dignità della persona, assistendo il malato e la sua famiglia.
Le Cure Palliative rappresentano, quindi, la risposta più efficace alle esigenze dei malati terminali, che trovano la necessaria assistenza sia al proprio domicilio, che negli hospice, le strutture specialistiche di ricovero nelle quali vengono temporaneamente o stabilmente accolti i pazienti che si avvalgono delle cure palliative.
Nella Asl Toscana sud est, gli hospice sono ad Arezzo, Montevarchi, Foiano, Grosseto, Siena, Campostaggia e Nottola. Inoltre, sono previsti letti di cure palliative praticamente in tutti gli ospedali. In provincia di Arezzo, dal 1 gennaio al 31 ottobre 2018, le Cure Palliative hanno assistito 249 malati a domicilio e 178 in hospice.
“Questa giornata vuole offrire uno spunto di riflessione sul significato del termine Cure palliative, da ‘pallium’, il mantello, e cioè le cure che possono avvolgere – spiega il direttore Pier Domenico Maurizi – Tutte le misure adottate in questo ambito sono orientate alla qualità di vita delle persone affette da una grave patologia, non più suscettibile di interventi attivi rivolti alla guarigione, ed al sostegno dei loro familiari. Come un mantello, le cure palliative si traducono nell’offerta di trattamenti considerati proporzionati dalla persona e dai curanti, di assistenza e cura, di accompagnamento globale e di attenzione al particolare di quella singola vita sino alla morte”.
“Accompagnare una persona nel passaggio fra la vita e la morte è un atto di profondo rispetto e umanità che in Asl sud est garantiamo grazie a professionisti preparati e presenti, con la mente e con il cuore – conclude il direttore sanitario Simona Dei – Le iniziative di questi giorni hanno il fine di far conoscere, diffondere, confrontare e migliorare tutto questo, in un continuo processo evolutivo, sempre volto alla cura delle persone”.