Si è conclusa nei giorni scorsi una complessa indagine condotta dai finanzieri della Compagnia di Arezzo che ha permesso di stroncare un traffico di sostanze stupefacenti
provenienti da Germania, Canada ed Inghilterra perpetrato on line da un soggetto, cittadino rumeno, residente da anni ad Arezzo.
La vicenda è scaturita dai costanti controlli doganali sulle merci svolti dalla Guardia di Finanza in ambito aeroportuale anche con l’ausilio degli abilissimi cani pastori antidroga.
In tale contesto sono stati individuati numerosi pacchi destinati nel tempo ad un individuo di Arezzo che, ad un esame analitico, risultavano contenere varie tipologie di stupefacente
(hashish, marijuana ed anfetamine).
I finanzieri della Compagnia, sotto l’egida dell’A.G. aretina, hanno quindi avviato un’attività d’indagine mirata sulle abitudini di vita del soggetto, mediante l’esecuzione di appostamenti,
anche in orari notturni, e pedinamenti, nonché attraverso un continuo monitoraggio sulle spedizioni ricevute da Paesi esteri.
Il modus operandi del giovane rumeno consisteva nell’ordinare on line gli stupefacenti da società sempre diverse e da Paesi differenti in maniera di approvvigionarsi delle sostanze, anche per grossi quantitativi, senza rischi di essere fermato da qualche pattuglia delle forze dell’ordine.
Proprio in concomitanza della ricezione di un plico sospetto è stata quindi eseguita una approfondita perquisizione nell’abitazione del soggetto che ha portato al sequestro di oltre
mezzo chilo di sostanze stupefacenti (hashish, marijuana, anfetamina e olio di hashish) divise in dosi pronte per essere immesse sul mercato aretino e che avrebbero fruttato all’indagato illeciti guadagni per circa 15 mila euro.
Il soggetto è stato deferito all’A.G. che ha disposto la misura coercitiva dell’obbligo di firma.
Rifornirsi di sostanze stupefacenti via internet è un metodo sempre più utilizzato e consente, a fronte di minori rischi, di disporre di ingenti quantitativi di droga così da poter lucrare sullo
spaccio, che può essere fatto anche a “domicilio”.
Per questo motivo l’azione del Corpo a contrasto di questo insidioso fenomeno, sin dall’importazione in dogana, è sempre più incisivo, come testimoniato dall’operazione di oggi.
L’operazione si incardina nelle azioni poste in essere dal Corpo a contrasto dei traffici illeciti e, tra questi, anche quello delle sostanze stupefacenti, che viaggiano sempre più attraverso la rete internet mondiale.