La Regione Toscana, nell’ambito del progetto Giovanisì, offre un’importante possibilità ai giovani professionisti che operano in Toscana. Si tratta delle garanzie e dei contributi in conto interessi per investimenti messi in campo tramite uno specifico fondo di garanzia, il fondo di rotazione, istituito dal 2009 con il regolamento d’attuazione della legge regionale del 2008 sul sostegno all’innovazione delle professioni intellettuali.
Scopo di questa misura è garantire prestiti, a tasso zero, per permettere l’avvio o l’implementazione delle attività professionali. Tuttavia, adesso, la Regione allarga la platea dei beneficiari ed aumenta i fondi a disposizione. Il pacchetto sarà attivo non appena varato, nei prossimi giorni, il regolamento attuativo della delibera di Giunta, che ha già avuto il via libera dal Consiglio regionale.
Il presidente della Regione sottolinea l’interesse per il mondo delle libere professioni evidenziandone il ruolo chiave nella vita economica e sociale. Un ruolo che, pur ridimensionato dalla crisi economica degli ultimi anni, resta di prim’ordine. Basti pensare, detto per inciso, che in Toscana gli iscritti ad ordini e collegi professionali alla fine del 2013 erano 148 mila, circa 39 professionisti ogni mille abitanti, quattro in più della media nazionale. Se a questi si sommano le categorie professionali non organizzate, il totale sfiora i 300 mila (fonte Irpet-Sociolab, dato 2014) ossia circa il 10 per cento del totale degli occupati.
Il fondo, finanziato con risorse regionali, è uno strumento di agevolazione finanziaria per i giovani professionisti (concessione di garanzie e di contributi in conto interessi) e per interventi innovativi proposti da ordini o collegi ed associazioni professionali anche di secondo grado (concessione di garanzie).
CHI PUO’ FARE DOMANDA
Possono avanzare la specifica domanda i giovani professionisti di età non superiore a 40 anni e gli esercenti la pratica o il tirocinio professionale di età non superiore a 30 anni. In entrambi i casi i richiedenti devono avere il domicilio professionale prevalente in Toscana e qui realizzare almeno il 60 per cento del reddito da attività professionale. Alternativamente, inoltre, devono essere iscritti in albi o in elenchi o registri tenuti da ordini o collegi professionali nel primo caso, iscritti ad associazioni o fondazioni espressione di professionisti prestatori d’opera intellettuale che esercitano professioni non ordinistiche nel secondo caso. Tra le novità, possono adesso presentare domanda anche i prestatori d’opera intellettuale che esercitano professioni non ordinistiche.
QUALI ATTIVITA’ RIGUARDANO
Gli interventi finanziabili riguardano le operazioni finanziarie finalizzate all’avvio e allo sviluppo di studi professionali, all’acquisizione di beni strumentali e di tecnologie, di strumenti informatici tesi a garantire la sicurezza dei locali dove si esercita l’attività professionale, nonché a finanziare progetti innovativi, od organizzare attività di ordini, collegi ed associazioni.
FINANZIAMENTI
Nello specifico, i finanziamenti garantibili sono di importo massimo di 4 mila 500 euro per gli esercenti la pratica o il tirocinio professionale e per gli appartenenti alle associazioni di professionisti prestatori d’opera intellettuale, finalizzati all’acquisizione di strumenti informatici; di importo massimo di 25 mila euro per i giovani professionisti, mentre prima erano 13 mila, finalizzati al supporto alle spese di impianto dei nuovi studi professionali, anche on-line, mediante progetti di avvio e sviluppo di studi professionali, con priorità per quelli organizzati in modo associato od intersettoriale tra giovani professionisti, programmi per l’acquisizione di beni strumentali innovativi e tecnologie per l’attività professionale, in coerenza con le iniziative regionali di sviluppo e standardizzazione delle tecnologie dell’informazione e della conoscenza, progetti finalizzati a garantire la sicurezza dei locali in cui si svolge l’attività professionale; di importo massimo di 50 mila euro a fronte di progetti innovativi per la migliore strutturazione; di importo massimo di 100 mila euro per il cofinanziamento di quote di progetti europei od azioni od attività che innovino i servizi professionali verso gli utenti.
L’importo massimo dei finanziamenti è da intendersi per professionista o soggetto giuridico ammesso, al netto del capitale rimborsato. L’operazione finanziaria non può avere durata inferiore a 18 mesi e superiore a 60 mesi.
Il bando è aperto dal 16 novembre 2015 ed è gestito da Toscana Muove. Adesso, però, è integrato dalle suddette novità, che lo rendono ancora più utile e funzionale ai giovani professionisti che operano in Toscana.