“Giornata mondiale dell’asma”, migliaia di aretini hanno avuto almeno un attacco

Si celebra in questa prima settimana di maggio la Giornata mondiale dell’asma. “Never too early, never too late”: mai troppo presto, mai troppo tardi per affrontare le malattie respiratorie. La ricorrenza è organizzata dal Global Initiative for Asthma, che riunisce tutte le associazioni impegnate a sensibilizzare i cittadini, migliorare l’assistenza ai malati e offrire supporto a familiari, amici e operatori.

In  provincia di Arezzo sono oltre 3.000 i cittadini che hanno avuto almeno un attacco asmatico. La Bronco-Pneumologia e UTIP (Unità terapia intensiva pneumologica) dell’ospedale San Donato è da anni in prima linea per la diagnosi, lo studio e la cura dell’asma e delle allergie respiratorie. E’ infatti attivo un ambulatorio dedicato alla presa in carico dei casi più complessi (per la prima visita ci si deve rivolgere alla Pneumologia ospedaliera tramite il canale CUP),  oppure per i casi più urgenti e difficili è necessario il contatto diretto del medico di medicina generale con lo specialista pneumologo ospedaliero. E’ in fase di implementazione il tele-pneumoconsulto che permetterà al medico di medicina generale di poter avere un canale preferenziale con lo pneumologo del San Donato per la co-gestione di casi complessi, come quelli con asma grave e difficile.

“Ogni anno abbiamo più di 20 casi di asma grave – spiega Raffaele Scala, direttore Pneumologia e Utip – Alcuni necessitano il trattamento con ossigeno e ventilazione meccanica nell’UTIP. Purtroppo una parte significativa di pazienti con asma grave arriva al pronto soccorso e viene ricoverata perché non segue un trattamento costante e adeguato per la malattia asmatica che, se curata in modo accurato, può essere mantenuta facilmente sotto controllo. In caso contrario, l’asma può essere pericolosa, con attacchi respiratori forti che talvolta possono esser anche fatali”.

Cosa è l’asma? E’ sempre l’allergia la sua causa?
L’asma è una malattia infiammatoria delle vie respiratorie che determina una chiusura parziale rapida e progressiva dei bronchi, causando respiro fischiante, tosse e attacchi respiratori. L’asma può essere causata da fattori allergici come allergeni di casa (in primis gli acari della polvere e i derivati epiteliali di animali domestici, come il gatto) e ambientali (soprattutto pollini con diverso impatto stagionale). In inverno i principali responsabili sono gli acari della polvere e il cipresso e la betulla, in primavera predominano  i pollini di graminacee e parietaria con una estrema variabilità legata alla metereologia. Pur essendo l’asma allergica una fetta importante di questa patologia, ci sono molte persone asmatiche che non sono allergiche: in questi casi i responsabili sono le infiammazioni e i disturbi delle vie aeree superiori (per esempio rinosinusiti o polipi nasali), i disturbi gastro-esofagei (per esempio il reflusso), talvolta i farmaci (antibiotici e antiinfiammatori), l’inquinamento ambientale, stress psichico e fisico, obesità e ultimo, ma non come importanza, il fumo sia attivo che passivo. A volte questi fattori possono coesistere e determinare casi di asma più grave. Naturalmente esistono anche fattori di predisposizione genetica,  per cui chi ha genitori con asma ha maggiori probabilità di sviluppare un’allergia respiratoria.

Come si capisce chi ha l’asma?
Quando si hanno sintomi come la tosse, specie notturna, difficoltà  respiratoria, specie sotto sforzo, costrizione toracica, respiro con fischio talvolta associato a congestione nasale e oculare, è necessario che si prenda in considerazione la valutazione da parte di uno specialista pneumologo, che sottopone la persona a test specifici.

Come si cura l’asma?
Una volta fatta la diagnosi, vanno identificate e rimosse le cause (per esempio evitando la presenza di animali in casa o smettendo di fumare). Contestualmente la persona va addestrata a usare una terapia soprattutto di tipo inalatoria, con sostanze a base di broncodilatatori e anti-infiammatori. La dose va stabilita, modificata e sospesa solo in accordo con lo specialista pneumologo. Solo nelle crisi più gravi è necessario il ricorso a farmaci per via generale (orale o endovena) con cortisonici. Infine, sono disponibili i cosiddetti “vaccini” (terapie iposensibilizzanti) e nuovi farmaci biologici da impiegare in vari tipi di asma e allergie solo su indicazione specifica e prescrizione da parte dello pneumologo. Nella Fisiopatologia respiratoria è attivo un servizio educazionale, tramite il quale infermieri esperti addestrano i pazienti al corretto uso di dispositivi per erogare la terapia inalatoria per controllare e combattere l’asma.

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