In provincia di Arezzo sono 7 i comuni chiamati alle urne per progetti di fusione.
La Regione Toscana ha stabilito date e regole del gioco. Si voterà nella giornata di domenica 29 ottobre 2017, dalle ore 8 alle ore 22 e nella giornata di lunedì 30 ottobre dalle 8 alle 15. Lo scrutinio delle schede inizierà subito dopo la chiusura delle urne.
Le proposte di fusione saranno approvate se in tutti i comuni coinvolti la maggioranza dei voti sarà a favore. Si legge infatti nei documenti ufficiali che la Regione si impegna “in virtù del caso specifico per come richiamato in narrativa, ad assumere l’orientamento di approvare una delle due ipotesi di fusione soltanto nel caso in cui la popolazione consultata mediante il referendum abbia espresso, per ciascun comune interessato, in maggioranza un voto favorevole alla rispettiva ipotesi di fusione.”
In Casentino
A suo tempo i consigli comunali si sono espressi a maggioranza tutti a favore della fusione, ma l’esito del referendum in Casentino che coinvolge a vario titolo cinque comuni non è affatto scontato. Sono successe tante cose nel frattempo tra cui alcuni rinnovi di giunte e riposizionamenti.
Sono chiamati al voto i cittadini maggiorenni di Bibbiena, Chiusi della Verna, Castel Focognano, Ortignano Raggiolo e Chitignano. Ma quali sono le fusioni proposte in Casentino? La prima è quella tra Chiusi della Verna, Ortignano Raggiolo e Bibbiena. La seconda è quella tra Chiusi della Verna, Chitignano e Castel Focognano. Ci sarà anche un’altra strada percorribile, quella di restare singoli comuni, nella condizione attuale.
In sostanza, come ha spiegato il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani “è un referendum complesso che porterà gli abitanti di Chiusi della Verna ad esprimersi su tre possibili opzioni: fusione con Bibbiena e Ortignano, fusione con Chitignano e Castel Focognano ovvero il mantenimento dell’autonomia municipale; mentre invece saranno due i quesiti, fra fusione e autonomia per gli altri quattro comuni.”
I cittadini di Bibbiena e di Ortignano Raggiolo si troveranno di fronte questo quesito referendario: “Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Casentino La Verna, per fusione dei Comuni di Bibbiena, Chiusi della Verna e Ortignano Raggiolo?”
Quelli di Chitignano e di Castel Focognano: “Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Chiusi Verna Chitignano Castel Focognano, per fusione dei Comuni di Castel Focognano, Chitignano e Chiusi della Verna?”
Quelli di Chiusi della Verna avranno di fronte queste tre opzioni: “Sono favorevole all’istituzione del Comune di Casentino La Verna per fusione dei Comuni di Bibbiena, Chiusi della Verna, Ortignano Raggiolo” oppure, in alternativa “Sono favorevole all’istituzione del Comune di Chiusi della Verna Chitignano Castel Focognano, per fusione dei Comuni di Chiusi della Verna, Chitignano, Castel Focognano” oppure, in alternativa “Non sono favorevole alla fusione dei comuni di cui alla proposta di legge di iniziativa popolare 28 ottobre 2015, n. 1 e alla proposta di legge 20 gennaio 2016, n. 68.”
Insomma appare chiaro che, a prescindere dal fatto che Bibbiena sia il comune più grande coinvolto, il ruolo di ago della bilancia è riservato a Chiusi della Verna, il comune che ha a disposizione sia l’una che l’altra proposta di fusione, ma anche l’opzione di mantenere la propria autonomia e in questo caso farebbe saltare entrambi i progetti di accorpamento.
In Valdarno
In questo territorio le cose sono meno complicate, i comuni chiamati alle urne sono Pergine e Laterina. Entrambi i consigli comunali, guidati da due donne sindaco, Simona Neri nel primo caso e Catia Donnini nell’altro, si sono espressi a favore.
Questo il quesito che si troveranno davanti cittadini:
“Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Laterina Pergine Valdarno, per fusione dei Comuni di Pergine Valdarno e di Laterina, di cui alla proposta di legge n. 205?”
Se vince il sì alla fusione questi i nuovi confini del comune unico: