Meno turismo ‘mordi e fuggi’, più permanenza in città.
È quanto emerge dalle tendenze dei flussi elaborati dal Centro studi turistici per il secondo trimestre 2018.
Su un saldo positivo di arrivi e presenze, infatti, la permanenza media a Firenze passa da 2,6 del secondo trimestre 2017 a 2,7 notti.
“Un risultato incoraggiante – ha detto l’assessore al Turismo Cecilia Del Re – che conferma l’importanza delle politiche messe in campo per promuovere eventi, cultura e qualità nella nostra città. Dai grandi concerti, alle mostre agli interventi a tutela del centro storico e della sua identità, anche valorizzando aree e quartieri meno ‘battuti’ dai flussi turistici”.
Nel dettaglio, per la città di Firenze le tendenze dei flussi turistici nel secondo trimestre 2018 sono state positive; con oltre 1,1 milioni di arrivi e 2,9 milioni di presenze registrate la crescita è stata rispettivamente dello 0,8% e del 3,5%. Il saldo positivo si è concretizzato in circa 9mila arrivi e 98mila presenze. In aumento anche la permanenza media, passando dalle 2,6 notti del secondo trimestre 2017 alle 2,7 notti del 2018. Queste variazioni si allineano ai buoni risultati dei primi tre mesi dell’anno: se si considera tutto il semestre gennaio – giugno, la crescita è stata del 3,1% per gli arrivi e del 6% per le presenze. Sia gli italiani sia gli stranieri hanno contribuito al buon andamento del turismo in città. I primi sono cresciuti dell’1,6% come arrivi e del 10,9% come presenze (+71 mila), i secondi rispettivamente dello 0,6% e dell’1,2% (+27 mila). La componente internazionale si conferma come principale mercato del turismo fiorentino con il 75,5% delle presenze complessive. Leggermente positiva la domanda alberghiera, che a fronte di un lieve calo dello 0,5% del numero di arrivi ha visto aumentare i pernottamenti dello 0,7% (+14 mila); in rialzo quella extralberghiera con +4,7% di arrivi e +11,0% di pernottamenti (+84 mila). Rimane prevalente la quota di mercato delle strutture alberghiere con il 71,4% di presenze registrate.