I Carabinieri di Figline Valdarno sono intervenuti ieri sera alle 23.00 circa, in via Bianca Pampaloni, a seguito di segnalazione al 112 per un soggetto ferito da arma da taglio.
La pattuglia, una volta giunta sul posto, ha trovato i sanitari del 118 che stavano soccorrendo un 50enne figlinese, riverso a terra in una pozza di sangue e con il ventre ed il torace lacerati da due fendenti.
L’uomo, in pericolo di vita, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Serristori, dove è stato sottoposto ad un delicato e prolungato intervento chirurgico, dato che erano stati toccati organi vitali interni come milza, polmoni, fegato oltre a muscoli vari ed arti superiori.
La fondamentale testimonianza di alcune persone presenti, ha quindi permesso agli operanti di orientare da subito le ricerche dell’autore: si tratta di un 49enne napoletano, trovato all’interno della propria abitazione con le calzature e la canottiera sporca di sangue.
L’arma del delitto, un coltello da cucina con lama di 21 cm, è stata rinvenuta, parzialmente ripulita, occultata nel cassetto del lavello.
I Carabinieri hanno così tratto in arresto il soggetto per “tentato omicidio” e “porto di armi od oggetti atti ad offendere”, sequestrando l’arma bianca e gli altri oggetti riportanti tracce pertinenti al reato.
I due protagonisti di questa vicenda avevano già avuto diversi alterchi, anche violenti, oggetto di svariate querele e tutti dovuti a motivi di vicinato.
Il 49enne è stato associato presso il carcere di Firenze Sollicciano.