Figline: una storia di cambiamento sociale (ma anche di ostilità ad un tentativo di rinnovamento) quella che verrà portata in scena dalla compagnia Arca Azzurra, diretta da Dimitri Frosali, stasera, domenica 14 ottobre, alle ore 21,15 presso il salone polivalente del Convento della Parrocchia dei Servi di Maria alla Poggerina.
L’iniziativa (spettacolo “I tre frati”) nasce dall’incontro tra l’esigenza del Comune di far conoscere una vicenda che, oltre quarant’anni fa, colpì profondamente l’opinione pubblica figlinese e la volontà di Arca Azzurra di portarla in scena, aggiudicandosi, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, un bando della Città Metropolitana di Firenze finalizzato al finanziamento di progetti di promozione della storia locale.
Si tratta della cacciata dei frati di Ponterosso, datata 8 agosto 1977, che significò il trasferimento alla Poggerina di tre frati della Congregazione dei Servi di Maria, arrivati a Figline negli anni ’60.
Ed è proprio sulla scia del cambiamento che in quegli anni ha investito la Chiesa – grazie anche a figure come Padre Davide Turoldo, oltre che da Don Milani e da Padre Balducci – che i tre frati e il Consiglio parrocchiale iniziarono sin da subito a modificare in modo importante i rapporti con la comunità del borgo e con le istituzioni.
Ne sono un esempio la catechesi per gli adulti, il rifiuto della pratica della donazione da parte delle famiglie ai padri in occasione di ricorrenze funebri, benedizioni della case, battesimi, matrimoni e funerali, e la collaborazione con il Comune, al quale avrebbero voluto cedere i locali del circolo adiacente alla chiesa per poter realizzare un asilo pubblico.
Questa ondata di rinnovamento, però, causò dissapori e malumori all’interno della società civile e del mondo ecclesiastico, tanto da scatenare la mobilitazione pubblica in difesa dei frati, la convocazione di un Consiglio comunale aperto e, infine, il trasferimento dei frati nella Parrocchia della Poggerina a Celle, zona all’epoca isolata e fuorimano.
I frati quindi si ritrovarono a gestire una chiesa in disuso che, fin a quel momento, era stata adibita a magazzino e pollaio da un contadino della zona. La Parrocchia, oggi, continua ad essere attiva e alle sue attività partecipano anche molti dei cittadini che iniziarono a farlo proprio nel 1977.
Questa storia, adesso, è diventata uno spettacolo che andrà in scena domenica ad ingresso libero.