Deferito in stato di libertà un 52enne figlinese, operaio celibe ed incensurato, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, nella giornata di sabato 9 giugno, a seguito di indagini sullo spaccio di droga nel territorio valdarnese, sono riusciti a risalire all’insospettabile uomo, abitante nella piccola frazione del Burchio, dove si dilettava nella coltivazione di marijuana.
I Carabinieri, bloccato il sospettato, hanno proceduto a delle perquisizioni, sia personale, veicolare che domiciliare, rinvenendo:
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- un pezzo di hashish da 5 grammi custodito in una scatolina;
- un barattolo di vetro contenente 5,2 grammi di infiorescenze di marijuana, posto accanto alla scatolina sopra indicata;
- un coltellino con lama di 6,5 cm imbrattata di hashish;
- un “greender” celeste riportante tracce di marijuana;
- una bilancina di precisione con tracce di hashish;
- 3 grandi barattoli di vetro vuoti, ma emananti un forte odore di marijuana;
- una serra telonata di medie dimensioni, ove sul pavimento vi erano tracce di canapa indiana, completa di apparecchiature elettriche (due lampade, un trasformatore elettrico, un ventilatore, un umidificatore);
- un sacco di terriccio per botanica;
- 3 vasi di plastica;
- una tavola di legno per essiccare la canapa indiana di cui riportava alcune tracce.
I Carabinieri hanno identificato alcuni suoi acquirenti tramite i messaggi scambiati su WhatsAp: i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno anche proceduto a segnalare alla Prefettura – UTG di Firenze una coppia di coniugi residenti nel comune valdarnese che, al termine del colloquio, hanno consegnato un ulteriore grammo di hashish acquistato dal pusher.
La sostanza stupefacente verrà analizzata dal LASS del Comando Provinciale CC di Firenze per le prescritte indagini quali-quantitative, per poi essere depositata, unitamente ai restanti oggetti, presso l’ufficio corpi di reato del Tribunale di Firenze.