Parte domani, venerdì 20 luglio, la raccolta di firme per reintrodurre l’educazione civica come materia di studio nelle scuole italiane.
Una iniziativa nata da Firenze, che Anci ha fatto propria e che vede centinaia di città in tutta Italia impegnate nella raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare: dovranno essere 50mila in sei mesi.
In Toscana l’adesione è già arrivata da Firenze, Calenzano, Poggio a Caiano, Borgo San Lorenzo, Montemurlo, Montevarchi, Roccastrada, Cortona, Trequanda, Fivizzano e Pontassieve. Le adesioni continuano ad arrivare all’Anci, e in questi giorni la proposta è all’ordine del giorno di giunta di moltissime amministrazioni comunali toscane.
Nei gazebi e negli uffici comunali sarà distribuito materiale informativo e sarà illustrato l’articolato della proposta, che “vuole esprimere il sentire comune a tanti sindaci e amministratori locali, che avvertono tutta l’urgenza di operare per una maggior diffusione del senso di appartenenza alla comunità dei cittadini e delle cittadine italiani”.
“L’introduzione dell’educazione alla cittadinanza come materia obbligatoria e con voto, in ogni scuola di ordine e grado è estremamente importante, e come sindaco avverto la necessità di intervenire a partire dai banchi di scuola per formare dei buoni cittadini, rispettosi delle istituzioni e delle regole basilari di convivenza, dotati di un grande senso civico e di appartenenza alla comunità in cui vivono – spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella, che con la vicesindaca Cristina Giachi ha lanciato la proposta – Per noi l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza ha lo stesso valore delle altre materie scolastiche e mi auguro che la stessa rilevanza venga data anche dalle famiglie e dai nostri concittadini in generale. Spero pertanto che già il 20 luglio siano tanti i cittadini che sottoscriveranno la nostra proposta di legge”.