E’ stata approvata la graduatoria dei progetti per la realizzazione di interventi rafforzativi dei poli tecnico-professionali. I progetti sono finanziati con risorse del Por Fse 2014-20 e fanno parte del progetto regionale Giovanisì finalizzato all’autonomia dei giovani.
Già nel 2015 era stata sovvenzionata questa linea di intervento, che aveva coinvolto aziende, istituti scolastici ed alunni in percorsi formativi altamente professionalizzanti. Con questo nuovo avviso vengono adesso finanziati diciassette nuovi progetti per un importo totale di circa 2 milioni e mezzo di euro, in sei differenti filiere formative: agribusiness (un progetto); energia (due); Ict (due); sistema moda (due); meccanica (tre); turismo e cultura (sette). Le aree territoriali coinvolte sono in prevalenza quella di Firenze e le province di Lucca, Livorno, Massa, Pisa, Siena, Arezzo e Prato. I progetti finanziati sono stati presentati da partenariati costituiti in associazioni temporanee d’impresa in cui il soggetto capofila è un istituto scolastico. Il partenariato minimo comprende due scuole, un’impresa della filiera di riferimento e un’agenzia formati va accreditata.
“Visto l’ottimo successo del precedente avviso, abbiamo riproposto questa misura, allo scopo di rafforzare l’efficacia, in termine di sbocco professionale, degli istituti tecnici e professionali“, afferma l’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco, che spiega anche come “con questi finanziamenti si consente agli istituti di realizzare curvature al sistema di istruzione che facciano specifico riferimento ai fabbisogni formativi espressi dalla filiera strategica di riferimento dell’intervento” e che “l’obiettivo prioritario è l’acquisizione di competenze tecniche professionalizzanti per gli alunni coinvolti, nell’ottica di ridurre la dispersione scolastica e sviluppare l’occupazione“.
Gli interventi previsti, in linea di massima, consistono in cinque fasi di attività: analisi dei fabbisogni formativi e progettazione congiunta tra scuola ed impresa; attuazione di una didattica di laboratorio in grado di creare connessione tra scuole ed imprese; orientamento congiunto tra istituti scolastici ed aziende comprendente il riorientamento e l’orientamento in uscita anche verso l’istruzione tecnica superiore; comunicazione e disseminazione; monitoraggio. Destinatari saranno almeno cento studenti in rappresentanza di tutte le scuole che parteciperanno ai progetti. I percorsi formativi, infine, avranno una durata minima di cento ore ad allievo, alle quali devono essere aggiunte le ore di orientamento. Tali attività formative potranno essere riconosciute, a tutti gli effetti, come ore di alternanza scuola-lavoro.