I Carabinieri della Stazione di Montevarchi, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Levane, hanno proceduto a denunciare all’autorità giudiziaria un italiano, 43enne, residente a Montevarchi.
L’uomo, nel mese di novembre, si era più volte intromesso nelle comunicazioni radio della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno, disturbando la normale attività lavorativa dei militari.
Dopo una meticolosa attività d’indagine, i Carabinieri hanno eseguito un decreto di perquisizione nell’abitazione dell’uomo, rinvenendo due apparati scanner che sono stati prelevati e sottoposti a sequestro.
L’italiano ha subito ammesso le proprie responsabilità, riferendo di aver commesso il gesto per scherzo e senza particolari motivazioni: è stato quindi segnalato alla Procura della Repubblica di Arezzo, dove dovrà rispondere della violazione di due articoli del codice penale che prevedono pene importanti (fino a cinque anni): installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni e cognizione ed impedimento illecito di comunicazioni.
Il fatto che taluni apparecchi siano di libera vendita non deve trarre in inganno gli utilizzatori che devono sempre essere consapevoli del fatto che non è consentito sintonizzarsi sulle frequenze delle forze dell’ordine e, tantomeno, disturbarne le comunicazioni.