Il 59% delle imprese fiorentine non ha adeguate competenze digitali, il 32% si destreggia in modo appena sufficiente, mentre solo il 9% può davvero considerarsi esperta (8%) o con best practices (1%) da imitare.
E’ il quadro, presentato stamani all’evento Stai al passo, che emerge dall’indagine di Camera di Commercio di Firenze su un campione d’imprese che si è rivolto al PID, Punto Imprese Digitale, con l’obiettivo di essere accompagnato nella crescita tecnologica da integrare con il business aziendale.
«Dal 2014 i progetti digitali gratuiti di Camera di Commercio di Firenze hanno coinvolto 6mila partecipanti e più di 2mila aziende, ma il lavoro è solo all’inizio, tutti devono partecipare a questa rivoluzione – ha dichiarato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze -. Per questo oggi abbiamo lanciato una serie di seminari, tutti nuovi, con il supporto di Google e Unioncamere, messo in contatto le aziende con i nostri digital promoter con lo scopo di migliorarne l’organizzazione, sviluppare l’attività commerciale e allo stesso tempo presentato gli strumenti cancella-burocrazia. L’appello che faccio alle imprese è di usarci come punto digitale e chiederci tutto quello di cui hanno bisogno. Non c’è impresa se non c’è innovazione».
«Eccellenze in digitale è diventato un format che funziona per valorizzare le eccellenze Italiane e allo stesso tempo aiutare le imprese che le producono a cogliere le opportunità di business offerte da Internet – ha aggiunto Diego Ciulli, public policy and government relations manager di Google –. Internet è una tecnologia che sembra quasi disegnata apposta per il sistema produttivo del territorio: pmi manifatturiere votate all’export, che prima facevano fatica a trovare il canale di internazionalizzazione e che adesso con gli strumenti digitali possono raggiungere tutto il mondo in un click».
I nuovi corsi di Eccellenze in digitale 2018 iniziati stamani proseguiranno fino al 5 dicembre e si incentreranno su come creare un’immagine online, conoscere meglio il pubblico social, vendere online, posizionarsi bene nei motori di ricerca e interagire proficuamente con i clienti. In alcuni seminari ci saranno approfondimenti anche su temi di impresa 4.0 come la realtà aumentata, internet delle cose, integrazione di sistemi, cloud e cybersicurezza. Prossimo appuntamento lunedì 15 ottobre su come costruire una strategia di business digitale.
Per dare una dimostrazione delle innovazioni a disposizione delle aziende, durante l’evento in Camera di Commercio di Firenze, il laboratorio innovativo open-source FabLab ha realizzato con una stampante 3D i portachiavi di Eccellenze in digitale che sono stati consegnati alle due imprese che hanno messo in pratica al meglio gli insegnamenti dei seminari degli anni scorsi: il produttore di macinapepe Chiarugi 1952 e la storica bottega del bronzo e dell’ottone Il Bronzetto.
In un desk con personale specializzato sono state presentate le opportunità offerte da SPID (l’identità digitale), cassetto digitale (utile per avere sullo smartphone tutte le informazioni legali della propria impresa) e fatturazione elettronica (ora gratuita). Le imprese femminili possono anche iscriversi gratuitamente alla nuova edizione del corso da seguire online (in modalità asincrona) WOW, Women on the web, che le aiuta a migliorare la gestione del proprio marketing su Internet: quest’anno il focus delle lezioni sarà sulle tecniche di online advertising nelle maggiori piattaforme social.
Da febbraio 2019 saranno anche riaperti i termini per ottenere i voucher utili a finanziare progetti di innovazione tecnologica all’interno delle aziende. A disposizione altri 444mila euro, dopo che quest’anno 130 aziende hanno richiesto oltre un milione di euro, con una media di stanziamento di 8.400 euro per impresa.
«Il sistema camerale sta lavorando per saziare la grande fame di digitale delle nostre imprese, soprattutto quelle più piccole. Progetti come il PID ed Eccellenze in digitale vanno nella direzione di accompagnare le aziende nel percorso di digitalizzazione più adatto a loro. Insieme a Google, il sistema camerale è impegnato da più di cinque anni per sostenere a tappeto la presenza delle PMI sul web, attraverso iniziative di formazione e con un’assistenza personalizzata. Anche per sfruttare i vantaggi dell’e-commerce e raggiungere nuovi clienti, in Italia e all’estero. A partire da quegli 800 milioni di consumatori che emergeranno nelle aree più promettenti del mondo di qui al 2020 e chiederanno il Made in Italy», ha concluso Domenico Mauriello, responsabile dei progetti nazionali di Unioncamere.