Nel pomeriggio di ieri intorno alle 17:00 una grandinata violenta mista a pioggia e forte vento ha colpito la zona di Alberoro, in direzione di Pieve al Toppo e Tegoleto.
In pochi minuti la perturbazione si è abbattuta sulla zona provocando ingenti danni alle aziende agricole del territorio che si sono viste piovere addosso chicchi di grandine enormi, mescolati alla pioggia con una virulenza ancora maggiore poiché accentuata dal forte vento.
“La grandine è venuta giù con una velocità fortissima e dove ha picchiato il danno è stato notevole, basti pensare che in un singolo frutto sono presenti oltre 20 colpi dei chicchi caduti – spiega Dante Moretti dell’Azienda Agricola Moretti con sede a Pieve al Toppo – grandine mista a vento che ha reso ancora più forte l’impatto, il prodotto sotto maturazione è danneggiato notevolmente, nelle parti dell’azienda che sono state colpite possiamo parlare di danni pari al 70%, 80%, un bilancio drammatico perché ora il frutto comincia ad essere grande, ed il vento molto forte ha danneggiato anche le stesse piante. Possiamo già stilare – prosegue l’imprenditore – un danno economico del 40%, 50% sul totale della produzione aziendale. Da noi sono salvate le piante di melo che erano sotto protezione antigrandine a differenza dei peschi che hanno bisogno di più interventi di manodopera e anche se la rete è bianca fa ombra e può creare problemi di carattere vegetativo e nella riproduzione della gemma”.
Il ritorno del maltempo con temporali violenti, forti venti e grandinate con la frutta pronta per la raccolta è la peggiore calamità per i danni irreversibili nelle campagne dove dall’inizio dell’anno hanno già fatto riscontrare centinaia di milioni di euro di danni per il clima impazzito che ha fatto perdere la produzione di un frutto su quattro.
Claudio Azienda Agricola Randellini, 40%
“Noi produciamo prevalentemente mele e pesche e dal maltempo di ieri sono state colpite in egual misura per oltre il 20% della produzione – commenta Claudio dell’Azienda Agricola Randellini con una perdita di guadagno di circa 20 mila euro, serviranno poi alcuni giorni per capire se il danno si estenderà o se parte del prodotto potrà essere recuperato ma per ora posso dire che per le produzioni con maturazioni imminenti i danni sono seri”.
Come sempre più di frequente accade la zona colpita ha interessato una striscia di terra, coinvolgendo sia a sinistra che a destra i campi della via di Foiano della Chiana, mentre a destra la perturbazione ha colpito di più e la superficie interessata è stata maggiore, a sinistra la zona è stata battuta in maniera minore e si è fermata nella zona più bassa e vicina alla strada.
“Questa volta – spiega il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – a farne le spese è stata la striscia della zona di Alberoro e Pieve al Toppo, qualche giorno fa la grandine si è abbattuta nelle coltivazioni di alcune zona della Valtiberina, difronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio perché a pagare il prezzo più alto sono sempre gli imprenditori agricoli”
In questa fase stagionale – ricorda il Direttore Rossi – la grandine è l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca perdite ingenti di raccolto. Sono gli effetti dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Uno sconvolgimento che impatta duramente sull’attività agricola e che le nostre aziende agricole non sono più in grado di sostenere”.
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