La Regione Toscana metterà a disposizione delle amministrazioni pubbliche e delle società di gestione delle infrastrutture autostradali e ferroviarie in Toscana un sistema di monitoraggio, unico in Italia, che sulla base di tecnologie satellitari permetterà di controllare gli eventuali spostamenti, anche millimetrici, che i ponti possono subire. È quanto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha comunicato oggi con due lettere, la prima indirizzata appunto alle amministrazioni (Comuni e Province, Città Metropolitana di Firenze), la seconda alle società di gestione (Autostrade per l’Italia, Anas, Salt, Sat, Rfi, Lfi).
“I nostri ponti, come è emerso anche in questi terribili giorni, sono monitorati sia dalle province che dai comuni – spiega Rossi – Tuttavia la tragedia di Genova ci impone di essere ancora più attenti e solleciti. Tanto più che anche in Toscana sono molte le infrastrutture costruite in cemento armato che nel corso degli anni hanno avuto problemi, soprattutto a seguito di alluvioni”.
“Per questo – spiega il presidente – ho deciso di mettere a disposizione delle amministrazioni il sistema di monitoraggio tramite interferometria radar satellitare che la Regione ha sviluppato a partire dalla fine del 2016, grazie alla collaborazione con l’Università di Firenze, con il Consorzio Lamma e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Con questo monitoraggio sarà possibile controllare ogni 12 giorni gli eventuali spostamenti, anche millimetrici. Cosa che, ovviamente, non ci metterà al riparo da un crollo improvviso, ma potrà segnalare l’emergere di criticità e consentire interventi preventivi”.
“Con una lettera analoga – prosegue Rossi – ho messo a disposizione il sistema anche a tutti i gestori delle infrastrutture toscane. Nell’occasione ho chiesto loro informazioni su cosa si sta facendo per garantire la sicurezza dei ponti di loro competenza nel territorio regionale. Nelle prossime settimane, con i Comuni e le Province in modo particolare, potremo presentare al Ministero delle infrastrutture un elenco di interventi urgenti per chiedere i finanziamenti relativi”.
Questo perché il progetto di monitoraggio di cui dispone la Toscana è senz’altro un importante investimento in prevenzione, ma da solo non basta. “Il nostro sistema può aiutare – conclude il presidente – ma non risolvere tutti i problemi che solo un massiccio programma di interventi prevenzione, secondo il principio di precauzione, potrà risolvere. E ricordo che in questi anni le Regioni hanno visto i loro bilanci dimezzarsi, le Province hanno subito un sostanziale azzeramento delle loro capacità di spesa e ai Comuni non è certo andata meglio”.