FIRENZE – Dal 1 luglio al 30 settembre sono risultati aperti 28 tavoli, per altrettante vertenze aziendali, dall’Unità di crisi lavoro della Regione, per un totale di 9.168 lavoratori coinvolti (sia dipendenti diretti che indiretti) e 7.103 posti di lavoro a rischio. Di questi, i tavoli attivati per la prima volta in quest’ultimo periodo sono 9 (Abb Power One, Decoart, Edison Gicattoli, Infogroup, Sannini, Scarlino Energia, Seca Piombino), per 1.550 lavoratori coinvolti e 355 posti di lavoro che risultano a rischio (si riferiscono, cioè, ad aziende in cui vi siano esuberi dichiarati o si faccia ricorso ad ammortizzatori sociali).
Il grosso delle vertenze si riferisce, come già nel passato trimestre, all’industria (91%) mentre una percentuale minima riguarda commercio, trasporto e magazzinaggio (3%), agricoltura (5%), altre attività di servizi (1%). Nel 36% dei casi si tratta di aziende oltre i 250 addetti, nel 32% fra i 51 e i 250 addetti, nel 29% fra 16 e 50 e nel 3% dei casi sotto i 15 addetti.
Nel 68% dei casi le aziende coinvolte sono gruppi o aziende con stabilimenti anche fuori regione.
Ecco provincia per provincia le aziende coinvolte.
Arezzo: ABB Power One, Cantarelli.
Pisa: Locatelli Saline di Volterra/Ati sale; Mondomarine (ex Cantieri Pisa); Smith International; Tmm.
Lucca: Snaitech.
Firenze: Bekaert (ex Pirelli); Decoart; Edison Giocattoli; Infogroup; Malo; Mercatone Uno; Richard Ginori; Sannini; Targetti.
Massa Carrara: Eaton; Rational; Sanac.
Grosseto: Scarlino Energia.
Livorno: Aferpi; Bertocci Srl; Magona Arcelor Mittal; Seca Piombino.
Pistoia: Sapori e Gusto italiani (ex Copaim).
Siena: Coop La Boscaglia; Floramiata; Nuova Rocchi.
Le crisi aziendali complessivamente seguite dall’unità di crisi della Regione dal 1 giugno 2015, ovvero dall’avvio della legislatura, sono state in tutto 70, di cui 45 concluse.