Dopo le indagini condotte dalle Stazioni di San Giovanni Valdarno e Levane, sono giunti a termine gli accertamenti condotti dai Carabinieri della Stazione di Montevarchi sul fenomeno che ha colpito il valdarno in provincia di arezzo nella seconda metà dello scorso anno.
Nel capoluogo sangiovannese erano state circa 65 le vittime mentre una decina di denunce sono state raccolte dalla Stazione di Levane: nel primo caso sono stati identificati 3 autori, mentre nel secondo sono state 4 le persone identificate, delle quali una era già stata denunciata dai Carabinieri sangiovannesi.
Nel caso della Stazione di Montevarchi, sono state 7 le persone deferite in stato di liberà, anche se 4 erano i soggetti già identificati dagli altri Comandi per le truffe commesse nei territori di rispettiva competenza, sempre con lo stesso filo conduttore: Le vittime, dopo poco tempo dalla “sottoscrizione del contratto”, si sono viste recapitare il recesso del precedente operatore e la nuova bolletta, mentre nulla era stato da loro richiesto.
Gli autori sono in parte riconducibili all’area napoletana, in parte sono formalmente residenti in varie località italiane, tra cui Viareggio e Cinisello Balsamo; tre in totale gli stranieri (due brasiliani, tra cui una donna e un marocchino).
Dalle indagini condotte dagli inquirenti, è probabile che i malviventi abbiano carpito dati sensibili delle ignare vittime, tra i quali il numero del contatore, per poi sottoscrivere dei falsi contratti con una primaria società di energia elettrica e distribuzione gas, a sua volta totalmente estranea ai fatti.
Scontate quindi le denunce alle Stazioni dell’Arma valdarnese che nel complesso ne hanno raccolte circa un centinaio.
A capo dell’organizzazione come detto una società del napoletano con titolare una donna, identificata e denunciata anch’ella in stato di libertà.
I reati contestati vanno dalla violazione del codice in materia di dati personali, alla truffa continuata ed alla sostituzione di persona.