Il Consorzio di Bonifica investe i risparmi nella sicurezza dell’Arno

Da qualche giorno operai e macchine sono al lavoro per ridimensionare la fitta e intricata boscaglia di arbusti e alberi, che ha modificato il volto del fiume e ostacola il regolare deflusso delle acque. E’ partita lo scorso 27 dicembre 2018 l’operazione di manutenzione straordinaria in cui il Consorzio Alto Valdarno ha deciso di investire le economie ottenute sugli interventi effettuati con finanziamenti regionali per rendere più bello e sicuro il fiume, nel punto in cui attraversa la città.

L’intervento, consentirà ai tecnici di monitorare lo stato delle sponde e di programmare, se necessario, ulteriori manutenzioni di prevenzione. Il primo intervento riguarda l’abitato di San Giovanni Valdarno, con due tratti interessati: uno si sviluppa per circa 500 m a valle del Ponte Pertini; l’altro è compreso tra la zona a monte del Ponte Ipazia d’Alessandria e l’area di immissione del Borro dei Frati. In questa area il fiume è caratterizzato dalla presenza pressoché continua di barre alternate di sedimenti coperte di vegetazione all’interno dell’alveo ed è fortemente interessato da interventi antropici che, nel tempo, ne hanno modificato pesantemente il corso: l’Arno oggi ha un tracciato quasi rettilineo, ma originariamente, prima della realizzazione dell’argine leopoldino, era fatto di canali intrecciati e meandri.
Sotto i ferri le tre barre dove, nonostante il recente diradamento, troneggiano fitti arbusti, con polloni che svettano sopra i tre metri di altezza. Il taglio sarà seguito dallo sfalcio dell’erba e successivamente dalla rimozione in alcune zone ben individuate dell’apparato radicale delle ceppaie per restituire la dinamica di fondo alveo e contrastare il fenomeno dell’erosione spondale. Sarà risparmiata la vegetazione presente alla sommità delle barre, che continuerà a rappresentare un punto di riferimento per gli animali a caccia di un rifugio, tutelando l’ecosistema fluviale.

Il tratto compreso tra i due ponti Pertini e Ipazia d’Alessandria invece non è stato inserito nel progetto attuale perché sarà oggetto di un intervento specifico, che prevede un riassetto globale dell’area.

L’intervento in corso è stato finanziato principalmente con le economie fatte dal Consorzio di Bonifica. Il materiale legnoso ottenuto dai tagli sarà valorizzato mediante cippatura e successivo riutilizzo a fini energetici.
Infine una notizia utile per i cittadini che ci indica il Consorzio. Nessun problema se vedrete materiale vegetale temporaneamente accatastato in un’area ben delimitata. E’ previsto dal progetto raccogliere i residui delle lavorazioni in un luogo sicuro, non raggiungibile dalle acque anche in caso di eventi di piena e posizionato in modo da non interferire a con il transito dei mezzi. Al termine dell’intervento sarà allontanato.

Articolo di Benedetta Marziali

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