“Venturino Venturi è sicuramente uno dei grandi artisti toscani del Novecento, testimone di una toscana rurale. Nato in una famiglia povera, costretta ad emigrare in Belgio, con il padre che, dopo il lavoro in miniera, leggeva ai bambini due libri: Pinocchio di Carlo Lorenzini e la Divina Commedia di Dante”. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nel palazzo del Pegaso per la presentazione delle iniziative organizzate dal Comune di Loro Ciuffenna e dall’Archivio Venturino Venturi per il centenario della nascita.
Nell’occasione, il 7 aprile prossimo, sarà inaugurato il nuovo allestimento del museo a lui dedicato e la mostra ‘Paesaggi dell’anima’. Il centenario, per l’esattezza ricorre il 6 aprile, ma in quella data ii festeggiamenti sono a Milano, nel prestigioso Museo del Duomo.
“Oggi siamo quello che la storia del nostro territorio ci permette di essere. Un grande artista come Vittorino Venturi ha permesso a tutti noi di vedere un mondo possibile in un modo possibile – ha sottolineato il sindaco di Loro Ciuffenna Moreno Botti – attraverso Loro Ciuffenna e l’intero Pratomagno. Per questo, per tutto l’anno, nella carta intestata del Comune ci sarà il logo del centenario. Gli dedicheremo inoltre una strada con il solo civico numero uno, la casa che costruì”. A questo si aggiunge un nuovo catalogo della collezione permanente delle sue opere, custodite nel Museo Venturino Venturi“.
“Va sfatato il luogo comune per cui il paesaggio è ciò che si vede – ha rilevato la direttrice del Museo Lucia Fiaschi, nipote dell’artista – Il paesaggio è qualcosa di molto intimo: è ciò che noi vogliamo vedere e Venturino per tutta la vita ha guardato dalla sua finestra, una finestra fisica, ma soprattutto una finestra dell’anima”.