Regione Toscana e Regione Centre-Val de Loire lavoreranno insieme ad un programma condiviso per celebrare i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
E’ stato questo il tema dell’incontro, avvenuto stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, tra la vicepresidente Monica Barni e una delegazione della regione francese guidata dal presidente della Regione Centre-Val de Loire François Bonneau.
All’incontro sono intervenuti anche Agnès Sinsoulier-Bigot, Vice-Présidente Culture, Anne Besnier, Vice-Présidente Enseignement supérieur et recherche, Isabelle Mallez, direttrice dell’Institut français e console onorario di Francia a Firenze, i rappresentanti dei castelli di Chambord, Clos Lucè, Amboise e il direttore dell’istituto e museo della Scienza di Firenze Paolo Galluzzi.
“Vorremmo lavorare insieme per le celebrazioni leonardiane – ha detto Monica Barni – proprio perché le due Regioni sono quelle in cui Leonardo è nato e morto e quelle in cui ha maggiormente lavorato. Leonardo è un patrimonio italiano, francese ed europeo. Spesso non è così immediato attivare una collaborazione tra regioni europee: in questo caso invece è stato abbastanza spontaneo e mi auguro che questo possa fornire una sollecitazione per allargare la collaborazione a tutti i livelli: nazionali, regionali e locali, con lo scopo di potenziare le ricadute che eventi analoghi possono avere sui territori. Presto con la regione francese sigleremo un protocollo per concordare le celebrazioni leonardiane che si svilupperà su tre livelli: culturale, scientifico e turistico. L’auspicio è che da questa intesa possa nascere un metodo per future convergenze su altre tematiche”.
Soddisfatto anche François Bonneau, il presidente della Regione francese che ha spiegato come “Leonardo sia stato capace di lasciare impronte importanti nella storia europea, disseminando valori che ancora oggi resistono. Una figura che unisce i paesi di Italia e Francia che hanno deciso di lavorare insieme per celebrarne il genio. La collaborazione a cui stiamo lavorando insieme alla Toscana si svilupperà sulle dimensioni scientifica, culturale e turistica. Un’occasione che potrebbe rappresentare una sorta di punto di partenza per future attività condivise”.