“La decisione della multinazionale belga di chiudere lo stabilimento di Figline V.no è vergognosa, non rispetta gli impegni presi con i lavoratori, con i sindacati e con le istituzioni a tutti i livelli. Esprimo la mia totale solidarietà ai 318 lavoratori coinvolti: è tempo di mobilitarci e di contrastare questo modo predatorio di fare impresa. Questa mattina ho fin da subito aderito alla protesta dei dipendenti presso lo stabilimento, e partecipato all’incontro con i sindacati, la dirigenza, le istituzioni del territorio. Quella della Bekaert è una scelta che si basa su una motivazione non vera poiché non c’è stata nessuna crisi delle commesse e nessun calo della produzione. Ricordo che a maggio scorso ho presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di attivarsi presso l’azienda per capire le reali intenzioni della proprietà, a seguito della notizia del mancato rinnovo contrattuale per i lavoratori interinali. Questo modo di fare impresa è inaccettabile: ignora l’impatto devastante sui territori e sulle vite delle persone ”. È quanto dichiara Serena Spinelli capogruppo Articolo Uno Mdp in Consiglio regionale a seguito dell’annuncio della Beakaert di chiudere lo stabilimento di Figline V.no.
“Il Valdarno è un territorio attraversato da diverse situazioni di crisi e l’attenzione della Regione e delle istituzioni locali in questi mesi è stata costante – spiega Fiammetta Capirossi, consigliera regionale Pd – Proprio ieri si è svolta un’iniziativa pubblica organizzata dal Partito Democratico con tutti i sindacati per discutere della situazione del sito di Figline V.no, ed oggi arriva questa comunicato dall’azienda che lascia attoniti. Non può essere disperso un tale patrimonio produttivo e umano. Credo che sarebbe un passo falso per l’azienda stessa, per questo esprimo tutta la mia solidarietà e la porterò quanto prima personalmente ai lavoratori che hanno occupato la fabbrica”.
“La Bekaert costituisce un riferimento lavorativo importante per tutto il Valdarno – prosegue la consigliera valdarnese Pd Valentina Vadi – pensare che 318 famiglie dall’oggi al domani si ritrovino senza lavoro, alla luce dell’accordo siglato lo scorso anno per lo sviluppo dello stabilimento, è una decisione irresponsabile e grave. Credo sia il momento che anche il nuovo governo, dopo l’impegno responsabile della Regione, s’impegni con urgenza per l’apertura di un tavolo al Ministero dello sviluppo economico per tutelare il futuro produttivo in Valdarno”.